sabato 30 giugno 2007

Intervista al Dottor Russel Blaylock su aspartame e glutammato

Intervista al Dottor Russel Blaylock su aspartame e glutammatoA cura di www.identiavvelenati.com – 22 giugno 2007
MIKE ADAMS DEL SITO NEWSTARGET.com INTERVISTA IL DOTT. RUSSEL BLAYLOCK Leggi la versione originale, dal sito di Mike Adams NewsTarget.com: Interview with Dr. Russell Blaylock on devastating health effects of MSG, aspartame and excitotoxins
M: Mi trovo con il dottor Russell Blaylock, e vorrei esplorare alcuni aspetti delle cose sulle quali lei sta lavorando. Credo che i lettori conoscano le basi sia del glutammato che dell’aspartame, ma potrebbe riassumerci quanto è stato scritto sulle eccitotossine? B: Ho qui tre libri. Il primo è il libro sulle eccitotossine: Excitotoxins: the taste that kills (Eccitotossine: il gusto che uccide) e l’ultimo è una pubblicazione aggiornata di Health and Nutrition Secrets that Can Save your Life (I segreti della salute e della nutrizione che possono salvarti la vita). Il terzo libro è Natural Strategies for Cancer Patients (Strategie naturali per i malati di cancro) che è legato direttamente alla terapia nutrizionale anti-cancro. Contiene alcune notizie su aspartame e glutammato. E’ stato scoperto che le eccitotossine aumentano notevolmente lo sviluppo del cancro e delle metastasi. Un ricercatore infatti ha rilevato che, quando le cellule cancerogene vengono esposte al glutammato, diventano più mobili, e si ottiene lo stesso effetto col glutammato monosodico. Anch’esso rende le cellule cancerogene più mobili, e facilita le metastasi. Le cellule cancerogene esposte al glutammato monosodico sviluppano delle estensioni dette “pseudopodia” o “falsi piedi”, e cominciano a spostarsi per i tessuti, che è una delle prime manifestazioni cancerogene. Aumentando la dose di glutammato, il cancro si estende come un incendio, ma quando lo si blocca, anche la crescita del cancro rallenta. I ricercatori hanno fatto degli esperimenti nei quali hanno osservato che bloccare l’uso del glutammato, in contemporanea a farmaci convenzionali quali la chemioterapia, ha funzionato molto bene, ha aumentato gli effetti dei farmaci anti-cancro.
M: Ma non c’era un qualche studio recente che sosteneva la tesi della correlazione tra leucemia e aspartame? B: Sì. Quello studio italiano (realizzato dal centro di ricerca Istituto B.Ramazzini di Bologna, ndr) è stato fatto davvero bene. Era uno studio di un intero periodo di vita, cosa molto importante con questo tipo di tossine. I ricercatori hanno alimentato le cavie con aspartame per tutta la loro vita, e le hanno fatte morire naturalmente. Hanno rilevato un significativo aumento statistico di linfomi e leucemia, tra i vari tipi di linfomi istologici, cosa interessante perché H.J.Roberts aveva scritto un articolo che sosteneva che esisteva un significativo aumento del principale linfoma che colpisce il cervello. Se dai uno sguardo alla letteratura neuro-chirurgica, c’è un aumento incredibile di un certo raro tipo di tumore che colpisce più organi. Tutto questo dimostra che abbiamo a che fare con una potente sostanza cancerogena. Agisce anche come co-cancerogeno o cancerogeno primario. Molto probabilmente, è un effetto della formaldeide. Quello che ha rilevato lo studio italiano è che se si prendono le stesse cavie e le si espongono alla formaldeide agli stessi dosaggi, sviluppano gli stessi tipi di leucemia e linfoma. Se si guarda alla ricerca Trocho condotto in Spagna un paio di anni fa, si vede che ciò che scoprirono è che marcando radioattivamente l’aspartame si poteva vedere la formaldeide legarsi al DNA. Noi sappiamo che quando la formaldeide si lega al DNA, poi è molto difficile rimuoverlo. Può stare lì per molto tempo. Questo significa che se tu bevi una sola Diet Coke o una qualsiasi cosa dolcificata col Nutra Sweet oggi, accumuli giorno dopo giorno una sostanza dannosa. Stai eventualmente mettendo su questa base per la formazione del cancro e una volta che lo scopri, l’acido aspartico fa sì che il cancro si sviluppi molto più rapidamente. Hai un doppio effetto: causa il cancro e lo fa sviluppare più velocemente.
M: A dispetto dell’evidenza scientifica, come ha fatto l’industria a sopprimere queste informazioni e a mantenere l’uso di questa sostanza nel cibo legale? B: Donald Rumsfeld è uno di quelli che ha fatto molta pressione, quando era tra i dirigenti della G.D. Searle, una divisione della NutraSweet. L’ha fatto approvare con un procedimenti regolari, ma una volta approvato, il governo non voleva ammettere di aver sbagliato. E continua a insabbiare, come per il fluoro e il latte. Non puoi criticare la questione del latte, o altre cose inerenti il cibo, perché hanno la capacità di insabbiare qualsiasi organo di informazione: riviste sulla salute, giornali, quotidiani, etc. Gli unici organi di informazione che sfuggono restano la radio e internet. I blog possono dire la verità. Non ha importanza quanto un giornale voglia dire la verità… non lo farà mai. Questa è la pressione alla quale è sottoposta la gente. Se anche tu avessi un bravo giornalista che vuole scrivere la storia, il suo editore si imporrà e lo bloccherà. Vedi questo in giornali tipo il Journal of Clinical Nutrition o il giornale americano College of Nutrition. Vai a vedere chi li sostiene: la Monsanto , che è sponsorizzata dalla Searle. Loro non vogliono pubblicare articoli che facciano infuriare la loro principale fonte di sostentamento. Anche le riviste di medicina e nutrizione sono controllate da queste persone.
M: E’ la fosca alleanza tra comunità scientifica e affari. B: Vero. Un altro grande scandalo che riguarda la ricerca è una cosa nuova che abbiamo scoperto. Abbiamo scoperto che fuori dal cervello ci sono numerosi ricettori del glutammato in tutti gli organi e i tessuti. L’intero tratto gastro-intestinale, dall’esofago al colon, ha numerosi ricettori del glutammato. L’intero sistema di conduzione del cuore è piena di ogni sorta di ricettori del glutammato. I polmoni, le ovaie, gli apparati di riproduzione e finanche lo stesso sperma, le ghiandole adrenaliniche, le ossa e il pancreas sono controllate dai ricettori del glutammato, che agiscono esattamente come quelli del cervello. Quando assumi del glutammato, i livelli di glutammato nel sangue salgono fino a 20 volte tanto… dopo aver mangiato un cibo contenente glutammato i livelli di questo schizzano in alto. Stai stimolando tutti i ricettori. Ecco perché certe persone hanno subito dispepsia o diarrea esplosiva, perché (i glutammati, ndr) stimolano i ricettori dell’esofago e dell’intestino. Altri possono sviluppare colon irritabile o, se già le persone sono affette da questa patologia, peggiorano. Se soffrono di reflusso esofageo, questo peggiora. Il fenomeno, quando coinvolge il sistema cardiocircolatorio, potrebbe invece spiegare l’aumento di infarti letali. Quello che è più comune a tutti questi casi è un livello basso di magnesio. Quando il magnesio è basso, i ricettori del glutammato diventano ipersensibili e la gente – specie gli atleti, se non compensano il magnesio perso – possono avere infarti improvvisi. Se mangiano o bevono qualcosa che contiene glutammato, se bevono una diet coke prima di allenarsi, si produce una iperattività cardiaca e potrebbero morire di infarto. Sappiamo che l’infarto improvviso è dovuto a due cose: aritmia, molto più diffusa, e gli spasmi delle coronarie. Entrambe le cose potrebbero essere provocate dal glutammato.
M: Ma naturalmente il certificato di morte non porta scritto: “morte da glutammato”. B: No, e non lo farà, perché il medico non conosce neanche una cosa di tutte queste ricerche. Non ne ha mai sentito parlare. Molti cardiologi con i quali ho parlato non ne hanno mai sentito parlare. Non sapevano dei ricettori del glutammato lungo il condotto elettrico del cuore e nel suo muscolo. Ci sono milioni di pazienti in questo Paese che soffrono di aritmia e hanno cambiato stile di vita; ma nessuno ha mai detto loro di evitare glutammato e aspartame, che è la maggior fonte di sovraccarico cardiaco.
M: Sconvolgente. Ora, le aziende che producono cibo per bambini hanno eliminato questo ingrediente negli anni settanta? B: Hanno detto che l’avrebbero fatto, ma non è stato così. Quello che hanno fatto è stato togliere il glutammato puro e sostituirlo con proteine idrogenate e caseina. Sei si guarda ai prodotti alimentari per lo svezzamento, molti hanno proteine idrogenate con caseina estratti di soia, brodo: tutte fonti di glutammato.
M: Stiamo distruggendo il sistema nervoso di questi bambini. B: Esatto. Ora, una delle cose che sentiamo più frequentemente è la questione dell’obesità infantile. Una precedente osservazione sulle eccitotossine è stata che rende gli animali sovrappeso.
M: Se avessero bandito il glutammato, le compagnie farmaceutiche avrebbero perso miliardi di dollari. Invece pensiamo un po’ a quanto guadagnano, curando questi “sintomi”. B: Il governo ha tutti questi bei piani per controllare l’assunzione dei carboidrati e dei cereali, zucchero e quant’altro… queste cose si aggiungono al problema, perché quello che abbiamo scoperto nelle cavie esposte al glutammato è che preferiscono carboidrati, zuccheri e cibi altamente proteici. Questa è una caratteristica di questo tipo di obesità. E’ molto difficile risolverla con lo sport e la dieta. L’appetito è fuori controllo, ma lo è anche il metabolismo. I soggetti soffrono di una sindrome metabolica che si aggiunge alla loro obesità; così si ha uno stato di insensibilità alla leptina, che è una cosa che si ottiene molto facilmente dal glutammato.
M: C’è una qualche speranza che il mondo si svegli, e che questi ingredienti vengano banditi? B: E’ possibile, ma sa… solo con una esposizione pubblica del problema, sui siti o blog come il vostro. Solo quando la gente capirà come tira il vento e sarà convinta delle cose, ci sarà un’azione conseguente. E’ questione di determinazione. Ma il consumatore medio ci dà solo uno sguardo e poi dice: “Beh, non contiene glutammato… allora è ok!”.
M: Ho trovato un sacco di cosiddetti cibi per vegetariani che contenevano estratti di lieviti. B: La cosa peggiore che stanno usando adesso sono gli estratti di soia. La soia ha uno dei più alti livelli di glutammato di qualsiasi altro prodotto vegetale. Quando la si idrolizza, rilascia glutammato, insieme alle proteine di soia. I livelli di glutammato sono più alti di quanto non li possa mai avere un qualsiasi prodotto con glutammato, ma i vegetariani se la mangiano come se fosse la cosa più salutare del mondo. Sono stati fatti studi per 25 anni, nei quali hanno osservato persone che consumavano prodotti a base di soia, li hanno seguiti per 25 anni e poi hanno fatto la scansione del loro cervello. Hanno scoperto che chi aveva consumato più prodotti a base di soia aveva la maggiore percentuale di demenza e atrofia cerebrale. Questa gente si distrugge il sistema nervoso, io ho parlato con molte di queste persone che soffrivano di forti emicranie. Ho detto loro: “Via la soia”, e loro l’hanno fatto: le emicranie sono sparite! In più c’è un alto livello di manganese, che è tossico per la stessa porzione di cervello che produce il Parkinson. Assimili un mix di tossine con la soia, ma la gente pensa di consumare un prodotto altamente salutare. Ma sta distruggendo il suo sistema nervoso, così come gli altri organi.
M: Davanti alla sconfitta della soia contro il latte vaccino, abbiamo comunque disinformazione. B: Non lo raccomanderei comunque. Se ti piace tanto il latte, prendi quello di capra. E’ quello più vicino al latte umano, ma io non consiglierei né il latte di soia né quello di mucca. Penso che la gente dovrebbe evitare i prodotti di soia come fosse veleno.
M: Ha avuto molte noie dalla NutraSweet o una di queste compagnie? Intendo, è stato perseguito legalmente o cose del genere, per aver dato queste informazioni? B: No, mi lasciano in pace. So troppe cose. Non mi hanno mai dato fastidio. Quando ho scritto il libro, George Schwartz mi ha detto: “Ma sei sicuro di voler scrivere questo libro? Se lo fai, ti condanneranno a morte”. Ho risposto: “Sì, voglio farlo”. Ho scritto questo libro con una cosa in mente: che non sarebbero stati capaci di rifiutarlo. Ho fatto qualsiasi tipo di ricerca e ho provato la tossicità del glutammato. Loro sanno che io so, perché ho corrisposto con alcuni dei più grandi difensori del glutammato. Tutti quanti hanno capito che non potevano rispondere alle mie argomentazioni. Così mi hanno lasciato stare. Temono che se si arrivasse ad un grande scontro tra me e loro, loro perderebbero.
M: Non vogliono che queste informazioni arrivino al grande pubblico. B: No, non vogliono. Quello che stanno facendo è la solita vecchia tattica di ignorare la cosa e sperare che vada via da sola. Naturalmente fanno pressione sui giornali e le riviste affinché non mi facciano interviste. Stanno cercando di tenermi all’ombra, dove sperano che la maggior parte della gente non mi senta dire ciò che ho da dire. Questa tattica funziona per un tempo molto lungo. Da quando ho scritto il libro nel 1995, le prove a sostegno della mia tesi sono enormemente aumentate. Il nuovo materiale sui ricettori del glutammato periferici ha letteralmente ucciso questa gente. Non hanno nessuna difesa contro queste cose. Le nuove informazioni sul drammatico aumento dell’aggressività del cancro è qualcosa che li terrorizza.
M: E ora avete trovato questi ricettori al di fuori del cervello. B: Esatto. Vede, ho dimostrato che il glutammato può entrare nel cervello, e tutte quelle chiacchiere senza senso a proposito del cervello protetto dalla barriera emato-encefalica erano bugie. Quello che i ricercatori hanno mostrato è che ci sono ricettori del glutammato ad entrambi i lati della barriera emato-encefalica, e che quando si espongono tali ricettori al glutammato, la barriera si apre. Lo stesso glutammato può aprire la barriera, e io elenco tutte le condizioni nelle quali ciò avviene. Ad esempio, quando si invecchia la barriera diventa meno affidabile. Tutti i malati di Alzheimer sono così. I colpi di calore, i colpi apoplettici, i disturbi autoimmuni e la sclerosi multipla sono tutti associati ad una barriera emato-encefalica inadeguata. Si parla di dieci milioni di persone affette da indebolimento della barriera emato-encefalica, e sono là fuori che trangugiano aspartame, glutammato e altre eccitotossine, e nessuno dice loro che così facendo si stanno danneggiando ancora di più il loro apparato neurologico. Ho perso il conto dei pazienti affetti da colpi apoplettici a cui sono riuscito a non fare prendere più farmaci, semplicemente eliminando il glutammato e dando loro magnesio. Hanno smesso di stare male. E prendevano il dosaggio più alto di farmaci, pur continuando ad avere colpi apoplettici! Molti neurologi e neurochirurghi non sono messi sull’avviso su questo.
M: Non è remunerativo insegnare alla gente ad evitare queste sostanze. B: Se si guarda alla letteratura neuro-scientifica, non si potrebbe tirar fuori un solo articolo che non riguardi le eccitotossine. L’argomento più “caldo” in questo momento sono i ricettori del glutammato e le eccitotossine.
M: Se ne parla a proposito del cibo oppure solo a livello chimico? B: Non parlano di cibo, ma parlano dei ricettori e di cosa succede quando si attivano.
M: E le compagnie che producono alimenti? Ho avuto una discussione con un produttore di polpette vegetariane, perché ho scritto un articolo nel quale dicevo che contenevano estratti di lieviti, mentre l’etichetta diceva: “100% ingredienti naturali”. Hanno risposto: “ma il glutammato c’è naturalmente in altri alimenti, tipo i pomodori e le alghe”. Cosa risponderebbe lei a questo? B: Certo, è così, ma vede, tutti questi tipi di glutammato sono legati. Si trovano negli oligo-peptidi e nei poli-peptidi. Sono legati agli amino-acidi. Non sono amino-acidi liberi. Se li si prende in un unico gruppo proteico complesso, li si assorbe nel tratto gastro-intestinale molto lentamente. E nel tratto gastro-intestinale non ci sono amino-acidi liberi se si mangiano i pomodori. Il livello di amino-acidi liberi è zero; è stato tutto assorbito come amino-acidi combinati, e viene scomposto solo nel fegato, quando vengono rilasciati in concentrazioni molto piccole e che l’organismo è in grado di gestire. Il nostro corpo non è mai stato concepito per avere alte concentrazioni di amino-acidi liberi. Ma quando si idrolizzano tali proteine – o si usano estratti di lievito o enzimi per scomporre le diverse proteine, si rilasciano amino-acidi in un modo che non è più naturale. Quello che si fa è rilasciare artificialmente gli amino-acidi, e quando entrano nel tratto gastro-intestinale vengono assorbiti come amino-acidi liberi: ed è allora che il livello di acido glutammatico nel sangue sale considerevolmente. Come ho detto prima, può diventare 20 volte più alto, in certi casi anche 40 volte. La barriera emato-encefalica non è costruita per gestire così alti livelli di glutammato, perché non succede mai così in modo naturale. Può gestire livelli più bassi, non così alti. Dunque, la risposta tipo “oh, ma è una cosa naturale!” è solo senza senso.
M: Scopro che molti produttori si dichiarano “naturali”, o produttori di “cibi naturali”. Ma non seguono tale filosofia, visto che usano questi ingredienti. B: Certo, usano tutti questi tipi di ripiego.
M: C’è una domanda di tipo pratico che mi brucia ancora, dopo otto anni: esiste un qualcosa che si possa prendere per bloccare l’assimilazione di glutammato (o MSG), un integratore…? B: Beh, non necessariamente per bloccarla. Ci sono altri amino-acidi che non possono competere con l’assorbimento dell’acido glutaminico. Quello potrebbe essere un modo per aiutare a ridurre la quantità nella quale il glutammato venga assorbito.
M: Quali potrebbero essere? B: La leucina, l’isoleucina e la lisina. Potrebbero competere nello stesso sistema di trasporto e questo potrebbe rallentare l’assorbimento. Ci sono un sacco di cose che agiscono come bloccanti dei ricettori del glutammato. Ad esempio, il silicato, la curcumina, il ginko biloba. Queste cose sono note come capaci di bloccare per via diretta i ricettori del glutammato e ridurre l’eccitotossicità. La curcumina è molto potente. Molti flavonoidi riducono le eccitotossine. Il magnesio è particolarmente importante, perché può bloccare i ricettori del glutammato NMDA. E’ la sua funzione naturale, e riduce notevolmente la tossicità. La vitamina E è un potente inibitore delle eccitotossine, come tutti gli antiossidanti. Hanno scoperto che anche combinazioni di vitamina B bloccano le eccitotossine.
M: Parliamo di ristoranti. Non riesco più a mangiare al ristorante, neanche a quello “naturale”. Loro non sanno di usare glutammato, che è contenuto nelle loro salse o cose del genere. B: Sono andato a parlare con loro e mi hanno risposto: “Prendiamo gli alimenti da queste grandi casse, e gli ingredienti non sono elencati.” E’ la stessa cosa che succede negli ospedali. Ho parlato ad un dietologo che lavorava in un ospedale, che mi ha detto: “Non siamo in grado di dirlo, il cibo arriva in una cassa, e non ci mettono sopra gli ingredienti scritti… sappiamo solo che è roba di Salisbury o cose simili.” Loro non lo sanno, così è difficile che se ne escano a dire ai loro clienti: “è roba senza glutammato!”. Cosa intendono, quando dicono: “Noi non ci abbiamo messo niente”. Le loro salse bianche sono particolarmente pregiate, così come i condimenti da insalata, specie quelli cremosi, ma non quelli a base di solo olio.
M: I miscugli di salse hanno sempre glutammato, vero? B: Sì, ci mettono proteine idrolizzate. Vendono il gusto. E’ per questo che si preferisce un ristorante anziché un altro. Il cibo ha un gusto migliore. Poi la gente va a casa, si sente male e non sa perché. Una cosa che è stata notata sull’infarto letale è che molte persone che ne vengono colpite, a parte gli atleti, muoiono subito dopo aver mangiato al ristorante. Sospetto che ciò accada perché c’è un magnesio basso. Loro mangiano, il glutammato stimola i ricettori del glutammato del sistema cardio-circolatorio, come nell’ipotalamo, e hanno un immediato infarto letale. Mi trovavo in una libreria di Oxford, Miss. C’era questo ragazzo lì, e ad un certo punto è caduto ed è morto. Lo abbiamo portato in ospedale e abbiamo cercato di rianimarlo, ma non ci siamo riusciti. Aveva solo ventisei anni, e aveva appena mangiato una enorme piatto di minestra al ristorante. Ho parlato con la gente che si trovava lì, hanno risposto che usavano un sacco di proteine idrolizzate e di glutammato. La gente pranza, inizia con una minestra, assume subito un alto livello di glutammato, e poi cade a terra, stroncata dall’aritmia.
M: Questo potrebbe anche spiegare certe morti infantili, vero? B: Ma sì. Voglio dire, guardiamo un po’ quanto sono diffusi questi prodotti per bambini alla soia. Le mamme sono pazze a darle ai bambini. C’è tutta una faccenda su questo. Così come sul livello di fluoridi, di manganese e di glutammato presenti in questi prodotti.
M: Da Wal-Mart ho visto bottiglie di acqua addizionate con fluoridi di sodio. E’ acqua fluorizzata. B: Sì, è proprio per bambini. C’è un’immagine di un bambino su quelle bottiglie.
M: C’è un sito o una newsletter che la gente può visitare? B: Il mio sito è www.russellblaylockmd.com. Ho anche una newsletter, www.BlaylockReport.com. Ci si deve abbonare, ma puoi anche acquistare singole newsletter, senza abbonarti ad un anno intero. Costano 3.98 dollari ciascuna. Si parla anche di altre cose sulla salute, non solo di glutammato. Cerco di occuparmi di molti argomenti comuni e di portare la gente a contatto con la ricerca e un nuovo modo di pensare. Passo in rassegna tutte le ricerche medico-scientifiche. In genere guardo tutto ciò che la medicina convenzionale può offrire. Tante volte possiede una buona fisiologia e una buona pato-fisiologia, ma poi passa oltre a parlare di farmaci. Io esaminerò tutta la buona pato-fisiologia che c’è e poi tutta la ricerca nutrizionale che può correggere tali problemi.
M: Capisco. C’è una domanda fondamentale: se il glutammato, in tutte le sue versioni, compreso l’aspartame, venisse bandito domani, quali cambiamenti vedremmo nella salute della gente, nei prossimi cinque anni??? B: Credo un calo significativo dell’obesità infantile e delle sindromi metaboliche. Si vedrebbe un calo enorme di un certo tipo di tumori; si vedrebbe un significativo calo di malattie neuro-degenerative, e di tutte quelle malattie che sono ora in continua ascesa. Le malattie neuro-degenerative stanno letteralmente impazzando. Non facciamo che vedere cose che un tempo erano rare. Fa paura. E se si guarda alla letteratura neuro-scientifica, non si trovano spiegazioni. Non si sa perché stanno aumentando così rapidamente, ma succede perché abbiamo una così grande combinazione di sostanze tossiche. Ad esempio, sappiamo che le malattie neuro-degenerative sono collegate al mercurio, alluminio, pesticidi e erbicidi, e il modo nel quale danneggiano il cervello è il meccanismo delle eccitotossine. Noi siamo tutti esposti a queste sostanze tossiche e quando aggiungiamo nel cibo il glutammato acceleriamo la tossicità. Ecco perché assistiamo all’esplosione di queste malattie neurodegenerative; Alzheimer, autismo, ADD, Parkinson – e tutte queste cose qui stanno aumentando enormemente perché siamo esposti a prodotti con eccitotossine. Questa è una cosa che nessuno è stato in grado di spiegare. Se guardi la ricerca di una persona uno dirà: “L’Alzheimer è legato all’esposizione al mercurio” e un altro invece dirà: “No, è legato ai pesticidi” e un altro ancora dirà un’altra cosa, ma sono tutte cose che agiscono attraverso lo stesso meccanismo. Tutte queste cose agiscono aumentando l’attività immunitaria del cervello e questo attiva le eccitotossine. Ecco perché tutte queste malattie sembrano essere collegate, perché fanno la stessa cosa al cervello.
M: E l’associazione americana dei diabetici? Dato che l’aspartame provoca obesità, sulla base di un sacco di ricerche che lei ha scoperto, trovo curioso che l’associazione difenda così strenuamente l’aspartame. B: Io no. Consideri che riceve una cospicua somma di denaro dalle produttrici di aspartame. Hanno trovato la loro bella strada e tutta quella roba e prendono delle cifre spaventose di denaro dalle ditte che producono aspartame, e il denaro parla. Che stiano tradendo se stessi e scegliendo di credere che l’aspartame non sia tossico (rifiutandosi di esaminare le prove scientifiche) o che si preoccupino solamente del denaro, non lo so, ma se si guarda alla pato-fisiologia del diabete e agli effetti dell’aspartame, non ha assolutamente senso che un diabetico difenda l’aspartame! Specie dal punto di vista neurologico, è ancora peggio.
M: E cosa dire di altri famosi dolcificanti chimici quali il dolcificante Splenda? B: In realtà non c’è tanta ricerca in quei campi. Ci sono delle ricerche di base, come sullo Splenda, che dimostrano una timo-soppressione. Se emergesse anche in altre ricerche, sarebbe un dato più sostanziale. Se si sopprime la funzionalità della ghiandola timica nel bambino, questo colpirà la sua futura attività immunologica. Si può aumentare qualsiasi cosa nell’apparato auto-immune, per produrre malattie immunitarie, dalle infezioni al cancro. Le implicazioni della soppressione della ghiandola timica sono enormi. Sono state riportati aborti frequente nelle cavie trattate con lo Splenda. Il problema è che noi non abbiamo molti studi ben fatti sullo Splenda che possano confermare queste cose, e non ne stanno facendo. Il modo migliore per proteggere un prodotto è non testarlo mai, o fare test menzogneri e riportarli su un giornale amico. E’ quello che hanno fatto con certi vaccini. Hanno fatto centinaia di pseudo-analisi e le hanno diffuse a destra e a manca, che dichiaravano che non c’era niente. Si può metter su uno studio che dimostri qualsiasi cosa tu voglia. In particolare, lo puoi definire in modo tale da dare risultati negativi, è la cosa più facile.
M: Abbiamo avuto rappresentanti del ministero della Sanità che sostenevano che il mercurio era sicuro e abbiamo avuto grandi affaristi dirci che sia il glutammato che l’aspartame sono sicuri. Sembra che qualsiasi veleno che mettono nel cibo o nelle medicine sia “sicuro”. B: L’abbiamo fatto anche col piombo. Quando si misero per la prima volta il problema della sicurezza del piombo i livelli definiti “sicuri” erano incredibilmente alti, e dopo ben 10 anni abbiamo scoperto che il piombo è tossico a 10 microgrammi/L. Negli anni sessanta si combatteva per la stessa questione. I difensori della benzina al piombo dicevano che il piombo non era tossico, se non a dosaggi estremamente alti. Poi la letteratura neuro-scientifica li contraddisse, ma nessuno volle ascoltarla. Alla fine il peso dell’evidenza era talmente soverchiante da scoprire che anche piccole quantità di piombo erano tossiche e si accumulavano nel cervello. Stessa cosa col mercurio. Il mercurio è anche più velenoso del piombo. C’era un bambino che assumeva 150 volte la quantità di mercurio definita sicura dal ministero dell’ambiente. Un centinaio di volte più dei limiti di sicurezza definiti dalla FDA. C’è un bambino piccolo che sta assumendo una dose di mercurio 150 volte più alta di quella che l’EPA definisce sicura per un adulto.
M: Quali sono i punti cruciali per i nostri lettori? Cosa pensa sia importante che loro debbano ricordare per proteggersi? B: Bisogna evitare tutte queste cose. L’aspartame non è un alimento necessario, e neanche il glutammato. E’ del tutto evidente. Per evitare l’obesità, la sindrome metabolica, le malattie degenerative e il cancro, se non si vuole che il cancro aumenti, bisogna stare lontani da tutte queste cose. Danneggiano le donne incinte, i feti e i neonati. Possono produrre nel cervello cambiamenti irreversibili, a seconda di quando se ne interrompe il consumo. Abbiamo scoperto che riprogrammano il cervello, in particolare l’ipotalamo, e questo non funziona più normalmente. Questi bambini resteranno anormali per il resto della loro vita, in termini di funzionalità fisiologica.
M: Speriamo che l’evidenza scientifica sovrasti ogni cosa, e che i governanti un giorno vi ascoltino. B: La pressione esercitata sui ricercatori è enorme. Il dottor Trocho si è affermato con il suo studio sui danni sul DNA provocati dall’aspartame. Poi la sua carriera è stata stroncata dai produttori di aspartame. Ha detto che non avrebbe mai più fatto ricerche sull’aspartame. Ebbene, un certo numero di ricercatori ha fatto la stessa cosa. Una volta pubblicati i loro risultati, queste compagnie sono piombate loro addosso con tutto il loro peso. La NutraSweet avrebbe sostenuto con milioni di dollari la ricerca universitaria e minacciò di cessare le donazioni se qualcuno non fosse stato messo a tacere.
M: C’è una sonora censura scientifica in atto. B: C’è quella sonora, e quella che si limita a farsi capire. La NutraSweet dona svariati milioni di dollari alle vostre università. Il direttore di quel laboratorio, o il preside di quella università farebbero semplicemente capire in silenzio che vedrebbero quel tipo di ricerche negative come la fine di tutto. L’editore biochimico del Chemical Abstract Service, il dottor Yiamounuyiannis, si affermò col fluoro. Lo hanno licenziato perché si rifiutava di soprassedere sulla tossicità del fluoro e avevano appena ricevuta una donazione enorme dalla Colgate-Palmolive. Il suo supervisore disse: “Perderemo la donazione se non ti calmi col fluoro”. Lui non lo fece. Venne licenziato. I ricercatori questo lo sanno.
M: Voglio complimentarmi con lei per la sua volontà di dire la verità su tutte queste cose. Penso che stia rendendo un grande servizio alla salute pubblica. B: E’ lei l’unico che lo sta facendo, perché lo sta mettendo per iscritto. Senza di lei io starei seduto in una stanza a fissare i muri. E’ gente come lei che divulga le cose e fa sì che la gente venga informata su come vanno le cose nel mondo.
M: Non sarei sorpreso se cercassero di far passare una legge per bandire l’informazione sulla salute in internet. B: Stanno cercando di farlo. Hanno fatto passare una legge, una volta, in vari Stati, secondo la quale nessuno tranne un dietologo può parlare di nutrizione. Diversi Stati hanno fatto passare questa legge. Questo significa che un biochimico laureato non può parlare di salute. Era ridicolo! Sono sicuro che un giorno ci sarà una legge per internet che dirà che c’è troppo materiale “pericoloso” sull’argomento salute, e che ci sarà bisogno di “regolamentarlo”.
M: La ringrazio infinitamente per avermi dedicato il suo tempo. B: Grazie a lei. Apprezzo l’opportunità che lei mi ha dato.
Traduzione: www.identiavvelenati.com NewsTarget Network ©2004,2005 All Rights Reserved. ATTENZIONE: Per l'uso di questo testo contatta gli autori del sito NewsTarget.com ©identiavvelenati e-mail

La Cancer Society Canadese annuncia un programma nazionale di prevenzione oncologica con l'uso di vitamina D

La Cancer Society Canadese annuncia un programma nazionale di prevenzione oncologica con l'uso di vitamina D11 giugno 2007 di Mike Adams Link alla pagina originale Traduzione per www.disinformazione.it di Stefano Pravato
Il Canada ha fatto quello che gli USA si sono rifiutati di fare: proteggere la salute dei cittadini con un programma nazionale che incoraggi l'integrazione di vitamina D. Mentre le associazioni per il cancro americane come l'American Cancer Society rifiutano con ostinazione di riconoscere i benefici dell'integrazione di questa vitamina nella prevenzione oncologica, la Canadian Cancer Society sta lanciando un programma per assicurare che ogni cittadino Canadese assuma un livello di vitamina D sufficiente a prevenire la maggior parte dei cancri, incluso quello al seno. Gli USA, invece, non hanno interesse a prevenire il cancro... anche quando una semplice sostanza, virtualmente libera, come la vitamina D potrebbe abbattere i tassi nazionali di cancro per più del 75 percento. La nuova ricerca pubblicata questo mese mostra che l'integrazione di vitamina D, in misura adeguata, produce uno stupefacente 77 percento di riduzione di tutti i cancri delle donne, rendendola, da sola, la medicina più efficace nella prevenzione del cancro che sia mai stata scoperta dalla scienza medica moderna. Invece la American Cancer Society, sembra immobilizzata nel dogma nutrizionale degli anni '50 e continua a proclamare che solo i farmaci, le radiazioni e la chirurgia possono curare il cancro, e che gli integratori dietetici non hanno nessun ruolo nella prevenzione oncologica. Si tratta di una visuale talmente poco aggiornata da appartenere più al museo della medicina, che non all'agenda di una nazione progredita. (Affermare che la vitamina D non sia utile nella prevenzione oncologica è altrettanto antiquato dell'affermazione che la Terra sia piatta.)
La politica per il cancro: Teniamoli ammalati! Come al solito, la rinuncia dell'America alle migliori medicine naturali anti-cancro al mondo non ha niente a che vedere con la scienza, ma riguarda piuttosto la politica e i profitti. Se la vitamina D fosse un farmaco per chemioterapia oncologica prodotto dalla Pfizer, l'American Cancer Society la starebbe probabilmente spingendo come il nuovo farmaco "miracoloso" e insisterebbe perchè chiunque ne facesse uso. Ma trattandosi di un nutriente che non può essere brevettato, e che potete produrre liberamente esponendo la pelle alla luce solare, l'intera industria del cancro americana ora, risibilmente, pretende che l'integrazione di vitamina D non offra benefici di sorta.
Ogni giorno che passa senza che l'American Cancer Society, l'AMA, la FDA e le altre associazioni di medicina convenzionale accettino di riconoscere i benefici dell'integrazione di vitamina D nella prevenzione del cancro, queste perdono ulteriormente credibilità e fanno un ulteriore passo verso l'irrilevanza e l'umiliazione globale. E' difficile immaginare come chiunque appartenente alla medicina convenzionale possa prendere la parola in una discussione sulla salute e dire, in maniera seria, che stanno facendo tutto quello che possono per combattere il cancro quando in realtà stanno ostinatamente ignorando una terapia preventiva che funziona davvero: la Vitamina D. E' semplice, sicura e praticamente gratis, e non ha controindicazioni, non comporta il pagamento di royalties per i brevetti ed è da subito disponibile per chiunque.
Se c'è mai stata una strategia di prevenzione oncologica rimasta arretrata, allora è questa! Le persone dell'industria del cancro, se avessero un minimo di decenza, dovrebbero balzare dalle loro sedie, rincorrersi l'un l'altro in fretta e furia verso il palco delle conferenze stampa per annunciare il loro sostegno alla vitamina D. E invece, cosa sentiamo negli Stati Uniti? Niente, apatia completa. E' come se in qualche misura queste persone credessero che una vitamina prodotta dallo stesso corpo umano non ricoprisse alcun ruolo nell'alimentazione umana. La profondità della cieca ignoranza qui in azione è strabiliante. Qualcuno dovrebbe veramente eseguire uno studio psicologico sulle persone dell'industria del cancro per scovare come mai le loro menti funzionino così. Dovrebbe intitolarsi, " La Demenza delle Folle e l'illusione delle Cure Oncologiche nella Medicina Occidentale."
Non sostenere la vitamina D significa perdere l'opportunità di prevenzione oncologica di tutta una vita. Immaginate: per ogni 100 donne che svilupperanno cancro al seno, più di 75 potrebbero evitare del tutto il cancro mediante l'uso della vitamina D. Si tratta di 75 donne su 100 che potrebbero vedersi restituita la salute (e la vita) attraverso una sostanza nutritiva che è praticamente gratis. (Aggiungiamo tè verde e alcune erbe curative, e questa cifra potrebbe balzare quasi al 90 percento.) Perché qualcuno nell'industria del cancro non vorrebbe salvare il 75% di queste donne dal cancro al seno?
Vi darò io la risposta, anche se non vi piacerà. La ragione è che l'industria del cancro dipende al 100 percento dalle donne diagnosticate di cancro e trattate con protocolli oncologici altamente profittevoli quali la chemioterapia, l'irraggiamento e la chirurgia. Prevenire il cancro nel 75 percento (o più) delle donne svuoterebbe tre quarti delle entrate dell'industria del cancro. Restringerebbe l'industria, ridurrebbe gli stanziamenti, e porterebbe a un esodo in massa dai lavori collegati al cancro. Ci sarebbe carestia di donazioni e le organizzazioni no-profit anti-cancro (che prosperano se c'è il cancro) avrebbero grosse perdite. Questo è il vero motivo per cui non sosterranno una prevenzione oncologica che funzioni davvero. Prevenire il cancro, banalmente, non rientra negli interessi dell'industria del cancro. La prevenzione efficace mina gli affari.
Quando l'America mostrerà interesse verso la prevenzione oncologica? Il Canada, e non è una sorpresa, è un po’ più rapido nel cominciare a sfruttare gli enormi benefici della vitamina D nella prevenzione del cancro. "Stiamo monitorando le sperimentazioni e crediamo che ci sia un ruolo reale della vitamina D nel ridurre il nostro rischio di cancro e per ora ci sono rarissimi effetti collaterali," ha detto Heather Logan della Cancer Society in un servizio della CTV News. Per la verità, effetti collaterali ce ne sono: minor rischio di diabete, di obesità, di depressione, di disordini mentali e di tutti i tipi di cancro. La Vitamina D è la medicina miracolosa che l'industria del cancro afferma di star cercando quando vi chiede donazioni in quegli eventi "in corsa per la cura ". Ma la cura è già lì, ed è disponibile liberamente.
Per quanto riguarda l'industria del cancro, il Canada è la prima nazione occidentale ad alzarsi e dire, "Il Re è nudo!" Vi lascio immaginare quanto tempo ci vorrà prima che l'America arrivi a dismettere il sostegno all'industria del cancro a spese di centinaia di migliaia di vite ogni anno e, invece, cominci a comportarsi seriamente in materia di prevenzione oncologica. Quanti Americani devono morire prima che l'industria del cancro USA, guidata in maniera criminale, sia obbligata a lasciare la sua ferrea presa sui cittadini americani e riconoscere infine che possiamo abbattere i tassi nazionali di cancro quasi dell'80% proprio adesso raccomandando alle persone di prendere più sole e vitamina D?
Le Corporations e i governi, ovviamente, considerano le vite sacrificabili. Incoraggiare la malattia e il cancro: ecco la grande priorità per coloro che profittano da questi mali. E se qualche centinaio di migliaia di cittadini devono morire per raggiungere gli obbiettivi trimestrali della corporation, che così sia. I cittadini sono sacrificabili. Le vite costano poco. Talmente poco, in effetti, che la maggior parte delle persone che oggi vivono in America non fanno niente per proteggersi dal cancro. Suppongo che qualche corporation si dica: Ehi, se le persone sono disposte a procurarsi il cancro con quello che mangiano, con le sigarette, con i cosmetici tossici e con l'esposizione ai veleni chimici, perché dovremmo impedirglielo?
Screening e terapia = Reclutamento e presa di profitto Più cancro c'è, più ricche diventano le compagnie farmaceutiche e i costruttori di dispositivi radiologici. Più cancro vuol dire maggior profitto, e più profitto vuol dire maggiore influenza a Washington. E ciò spiega perché nessuno a Washington sembra esprimere il minimo interesse nella reale prevenzione oncologica in questo paese. (Indurre i legislatori ad approvare una risoluzione per la prevenzione oncologica è quasi altrettanto inutile di cercare di indurli a ripianare il debito nazionale e il budget federale.)
Nell'industria del cancro l'attenzione è interamente rivolta allo "screening" e alla "terapia." Tali termini potrebbero essere tradotti con più accuratezza in "reclutamento" and "presa di profitto." Lo screening è semplicemente un modo di reclutare pazienti all'interno di una catena di montaggio ad alto profitto di terapie oncologiche che non offrono né cure né prevenzione, ma solo il "management" della malattia condotto in maniera da estrarre i massimi profitti dal paziente senza tuttavia eliminare la sua malattia. Si tratta di un imbroglio piuttosto ben congegnato, e spiega perchè lo screening sia così spesso offerto gratis: è analogo allo spacciatore di crack che ti offre un tiro gratis, ma solo uno. Dopo sei agganciato, e devi pagare.
L'industria del cancro cerca di propagandare questo "reclutamento e presa di profitto " mediante menzogne quali, "La diagnosi precoce salva la vita." Ah, sul serio? Per la verità, la diagnosi precoce genera maggiori profitti, in quanto 9 delle 10 "diagnosi precoci" positive sono, in effetti, del tutto sbagliate. La tecnologia di diagnosi del cancro è oggi così incredibilmente progredita che riesce a trovare i cancri anche dove non ce ne sono! (E anche in quel caso il paziente è spinto a sottoporsi a chemioterapia "nel caso che.")
La prevenzione è l'unica soluzione L'unica via d'uscita da questa pazzia oncologica passa attraverso la prevenzione. Ecco cosa pensa il dr. Cedric Garland, professore all'Università di California, San Diego, Department of Family and Preventive Medicine and Moores Cancer Center a proposito della decisione Canadese, "Penso sia un passo storico ed importante nella giusta direzione. Reputo che porterà leadership nel mondo... in quanto il Canada sarà la prima nazione del mondo ad adottare questo tipo di indicazione sanitaria... Nel tempo, questa scoperta ha il potenziale per eliminare annualmente un quarto di milione di casi di cancro in Nord America e circa 100.000 morti di cancro, sempre all'anno."
Gli Stati Uniti, ovviamente, saranno probabilmente l'ultima nazione moderna ad ammettere con riluttanza che il cancro possa essere prevenuto con la vitamina D. Ciò succede perché gli Stati Uniti costituiscono una "fonte primaria di profitto" per l'industria della malattia che divora vittime di cancro e, di fatto, incoraggia il cancro scoraggiando attivamente la prevenzione. Per saperne di più, cliccate qui per leggere il mio precedente articolo sull'industria del cancro e la vitamina D.
Il governo degli Usa non ha interesse a proteggere i suoi cittadini dalla malattia. Peggio ancora, il governo in realtà cospira con le compagnie farmaceutiche e i gruppi no-profit per mantenere il pubblico americano in uno stato di malattia cronica con carenze alimentari, esposizione a elementi chimici tossici ed effetti collaterali delle medicine. E sta funzionando! Gli Stati Uniti sono la nazione più ammalata del mondo, esibendo i più alti tassi di malattie degenerative (cancro, diabete, malattie vascolari, depressione e obesità, spesso combinate) di qualsiasi altra nazione. Come ciliegina - prendetevi anche questo - paghiamo i costi sanitari più alti al mondo!
Tutti quei soldi apparentemente non stanno facendo niente di buono. Nel frattempo, terapie gratis per il cancro sono disponibili proprio adesso sotto forma di luce solare naturale. I metodi di prevenzione a basso costo sono ben documentati e comprendono integrazioni alimentari con vitamina D. Sappiamo come si deve prevenire il cancro, è solo che i politici corrotti e gli sporchi responsabili delle no-profit di questo paese non permetteranno per niente che si faccia prevenzione per la malattia. Ci sono troppi soldi da fare con le terapie per il cancro, e non c'è invece il minimo incentivo per istruire la gente su come prevenire il cancro

giovedì 28 giugno 2007

Collegamento tra vaccini e autismo?

5000 FAMIGLIE, A SEGUITO DI UNA DECISIONE DELLA CORTE DI YUMA, ARIZONA,CON CASI DI BAMBINI AUTISTICI VERRANNO RIMBORSATE, IN QUANTO A CAUSA DELLA SOMMINISTRAZIONE DI UNA SOSTANZA, IL THIMEROSAL, CHE CONTIENE MERCURIO, SONO RIMASTI AFFETTI DA AUTISMO (E NON SOLO, ANCHE DA GLAUCOMI ED EPILESSIA) MIGLIAIA DI BAMBINI.>> Children With Autism Get Their Day in Court>>>> In Yuma, Arizona, the first court case alleging a link >> between childhood vaccines and autism is being heard in the U.S. Court of >> Federal Claims.>>>> Eight other such cases are soon to follow, and the decisions >> made will guide the handling of the other pending claims.>>>> The cases are therefore being closely watched by 5,000 >> families with autistic children who have lodged claims for compensation.>>>>>> Most of the families claim that a preservative called >> thimerosal, which contains mercury, is the culprit responsible for >> autism. If the courts agree, the families will be eligible for >> compensation from a federal vaccine injury fund. No autism claim has yet >> been paid from the fund.>>>> In the Arizona case, Theresa Cedillo says that her daughter >> Michelle suffered five days of fever after receiving a measles, mumps and >> rubella vaccination when she was 15 months old. Afterwards, according to >> Michelle's mother, her personality and health changed for the worse.>>>> In addition to autism, Michelle suffers from inflammatory >> bowel disease, glaucoma and epilepsy. Her bones are also prone to breaks >> because of malnutrition, since she must eat most food through a feeding >> tube.>>>>>> Forbes Magazine June 11, 2007

martedì 26 giugno 2007

IL BIOLOGICO HA BISOGNO DI TE: ADERISCI

IL BIOLOGICO HA BISOGNO DI TE: ADERISCI



domenica 24 giugno 2007
Questa settimana abbiamo deciso di non pubblicare il consueto editoriale che caratterizza Bollettino Bio. Vi proponiamo invece, la lettura di un importante documento condiviso da diversi soggetti che operano nel settore dell'agricoltura biologica italiana che, come Greenplanet, abbiamo deciso di sottoscrivere. Il testo fa il punto su questioni cruciali come il nuovo regolamento europeo sul biologico, gli ogm, la comunicazione e il futuro del settore. Il testo rimane aperto ad altre eventuali adesioni e contributi, che potrete inviarci tramite l'utilizzo dei commenti su Greenplanet oppure scrivendo direttamente a redazione@greenplanet.net .
Se non ora quando?

Il nuovo Regolamento Europeo sull'agricoltura biologica ha di fatto aperto una nuova fase del nostro settore.
Sono tante le novità che caratterizzano la riforma del vecchio Reg. CEE 2091/92 e che rendono sotto certi aspetti più adeguato l'impianto normativo dell'agricoltura biologica alle sue esigenze di crescita e di rafforzamento, nel quadro complessivo delle politiche agricole europee.Un analogo giudizio positivo non può essere esteso anche a quanto previsto dal nuovo regolamento in materia di contaminazione accidentale delle produzioni biologiche da OGM, prevedendo una soglia di tolleranza uguale a quanto già prefissato per le produzioni convenzionali.
Questa scelta da parte del Consiglio dell'Unione Europea pone almeno alcuni problemi di fondo, cioè:
- il Consiglio ha disatteso il voto a larga maggioranza del Parlamento Europeo, che (in sintonia con le richieste di tanta parte del mondo associativo agricolo ed ambientalista) aveva si riconosciuto il problema della contaminazione accidentale, ma aveva introdotto una significativa diversificazione rispetto alle produzioni accidentali con una soglia ridotta allo 0,1%;
- quanto successo pone un problema molto serio, cioè quale effettivo ruolo hanno le rappresentanze democratiche nella definizione delle politiche agricole ed alimentari in Europa;
- in una Europa dove le logiche di omologazione dei modelli alimentari sono spesso in grado di piegare rappresentanze economiche, civili e democratiche, c'è da chiedersi se a pagare sono gli atteggiamenti improntati su una impostazione di "tolleranza zero", o se invece le poche possibilità di incidere realmente sui processi decisionali non sia invece determinata dalla capacità di far parlare con una voce sola tutta l'agricoltura biologica, in grado di costituire un elevato punto di riferimento di tutte le sue parti interessate.
Ciò considerato, constatiamo purtroppo che in questi ultimi giorni molti protagonisti dell'associazionismo agricolo ed ambientalista, qualche esponente della politica e diversa stampa (più o meno specializzata) si sono adoperati per diffondere i contenuti del solo dispositivo relativo alla contaminazione accidentale da OGM, occultando i tanti aspetti positivi della nuova normativa, compreso il divieto assoluto nell'utilizzazione in agricoltura biologica di prodotti OGM, derivati o ottenuti da OGM.
In questa grande confusione si fa presto a dare in pasto agli organi di stampa una immagine dell'agricoltura biologica vicina alla logica degli OGM, a svilire il valore della certificazione dei prodotti e, addirittura, a mettere sullo stesso livello multinazionali della chimica ed organismi di controllo del biologico.
L'agricoltura biologica del nostro Paese, anche in una fase delicata e difficile come questa, ha perso un'altra occasione per trasmettere una immagine positiva ed equilibrata, in grado di sottoporre all'opinione pubblica riferimenti convincenti sulla validità del metodo biologico, compreso l'impegno ad una legislazione più attenta ed adeguata ai fini della tutela dei produttori e dei consumatori.
E certo l'agricoltura biologica italiana non può permettersi di rinunciare alla sua prerogativa principale: l'essere innovativa poiché va dritta al ruolo sociale e collettivo dell'agricoltura stessa.
Riteniamo invece doveroso e necessario che i soggetti protagonisti dell'agricoltura biologica del nostro paese, insieme alle più che motivate contestazioni della regolamentazione delle contaminazioni dei prodotti da OGM, si attivino per chiarire all'opinione pubblica che oggi le norme europee riconoscono all'agricoltura biologica il valore di un modello basato sulle "migliori pratiche ambientali" e produttive, con tutte le conseguenze del caso.
Siamo coscienti che se il biologico fosse ridotto ad un mero insieme di norme tecniche, prestandosi alla massima globalizzazione delle produzioni e dei consumi, avremmo perso invece il suo valore per un modello di sviluppo locale sostenibile, e non solo sul piano economico.
Il problema della contaminazione accidentale da OGM deve essere affrontato nella sua complessità, conciliando due ordini di esigenze:
- quelle dell'acquirente, che pretende dai prodotti biologici l'assoluta estraneità agli OGM, anche da eventuali contaminazioni;
- quelle dei produttori biologici seri, che come sempre sono la stragrande maggioranza, che non solo non possono avere tutti gli strumenti per prevenire eventuali contaminazioni accidentali, ma di fatto rischiano di essere gli unici a pagare il prezzo di una forzata "coesistenza", pur operando in un sistema di valori e di comportamenti produttivi opposti contrari agli OGM;
Per questi motivi oggi il movimento dell'agricoltura biologica italiano, tutto insieme, contando anche su adesioni importanti nel settore agricolo convenzionale e nel movimento ambientalista, deve unitariamente rilanciare una grande battaglia di valori, di idee e di proposte.
Proponiamo a tal proposito tre obiettivi prioritari.
1. Riaffermare con coraggio che l'unica soluzione al problema della contaminazione dagli OGM è che l'intero sistema agricolo ne sia esentato, cioè che i nostri territori ne siano liberi da ogni transito e da ogni permanenza. Senza trascurare il fatto che le nostre produzioni, in special modo quelle in grado di diffondere cultura e relazioni, siano al centro dell'attenzione delle politiche di governo dei territori.
2. Pensare norme, regole e procedure perché i prodotti biologici su cui si riscontri una presenza accidentale di OGM al di sopra dei limiti tecnici di certa rilevabilità non siano certificati, senza che questo però comporti altre sanzioni per il produttore che dimostra di aver adottato tutti gli accorgimenti per evitare la contaminazione.
3. Non lasciare da solo il consumatore. Un'informazione corretta sui reali rischi di contaminazione, oggi ridotti a pochissime specie e a prodotti in genere trasformati multi-ingredienti, invitando gli acquirenti a sviluppare le relazioni con la produzione locale e la stagionalità dei consumi - tutto ciò per riportare fiducia e credibilità al sistema nel suo complesso.
In conclusione.
Il futuro dell'agricoltura biologica molto dipenderà da come saranno risolti i tanti problemi che sono emersi in questi giorni. A tal proposito devono essere rilanciate tutte le iniziative unitarie del settore, a partire da Federbio ed IFOAM Italia, che oggi restano gli unici soggetti in Italia in grado di portare a sintesi le istanze di tutte le componenti motivate e propositive dell'agricoltura biologica.
Ogni forma di rappresentanza (dai produttori, ai distributori, ai consumatori), ogni profilo tecnico ed operativo (dagli organismi di controllo agli enti di ricerca e consulenza), possono e debbono trovare ancora un unico punto di riferimento, necessario per rendere credibili posizioni in grado di rappresentare non già gli interessi di una parte, ma quelli complessivi dell'intero settore, che devono coincidere con le aspettative della parte sana di tutto il nostro paese.

Firmatari in ordine temporale di adesione
-> Maurizio Agostino - AIAB Calabria-> Franco Zecchinato - AIAB Veneto-> Nino Paparella - ICEA-> Paolo Steccanella - AIAB Veneto-> Ignazio Cirronis - Consorzio Garanzia AIAB-> Maurizio Gritta - Coop. Iris-> Lorenzo Pagano - Concabi-> Giovanni Matteotti - AIAB Emilia Romagna-> Bernardo De Gennaro - AIAB Puglia-> Matteo Manna - AIAB Puglia-> Salvino Moro - AIAB Calabria-> Angelo Minisci - OP Carpe Naturam-> Maria Grazia Minisci - Biosybaris-> Antonello Anastasi - Consorzio Medea-> Pietro Campus - AIAB Sardegna-> Giuseppe Ecca - AIAB Sardegna-> Chiara Medda - AIAB Sardegna-> Giorgio Ledda - AIAB Sardegna-> Andrea Bertoldi - Assobio-> Saverio Zeni - Greenplanet.net-> Alessandro Lanza - Vin & Organic Products Srl-> Francesca Tonnarelli Grassetti - Barlassina (MILANO)-> Cristina Marabini, Rimini-> Daniela Caretto - ICEA-> Ranzato Francesco - Bagno di Gavorrano (GR)-> Enrico Antonello - Az. Agr. GAIA - Piazzola sul brenta (PD)-> Chiara Melloni - Reggio Emilia-> Marcello Marinelli-> Stefania Sanguigni-> Pamela Marinelli-> Giuseppe Nacci -> Roberto Castelnovo - Desenzano sul Garda-> Nino Scuderi - Biosi Srl (Catania)-> Venetia Villani - Cucina Naturale - Tecniche Nuove-> Cinzia de Vendictsis - Aisic - Assciazione Italiana contro lo stress e l'invecchiamento cellulare
Per coloro che desiderano sottoscrivere questo documento possono farlo scrivendo un commento tramite il modulo sotto riportato, dopo aver completato il modulo di registrazione al portale. In alternativa è possibile inviare una email a redazione@greenplanet.net indicando Nome - Cognome - Ente, Associazione, azienda, gruppo di appartenenza. Nel caso di sottoscrizioni di privati basta indicare la città di residenza.

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lunedì 18 giugno 2007

LO SAPETE CHE un inceneritore produce più rifiuti di quanti ne elimina?

LO SAPETE CHE un inceneritore produce più rifiuti di quanti ne elimina?!
Dai dati ufficiali 2001 del "Quaderno di sintesi n°54 dell’ASM di Brescia", sappiamo che il locale inceneritore, uno dei più moderni, nell’anno 2000 ha trattato 265.000 tonnellate di rifiuti. Questo trattamento ha prodotto 74.000 tonnellate di rifiuti speciali solidi. (Scorie: 58.000 ton.+ ceneri: 3.000 ton.+ 13.000 ton. di polveri filtrate e depositate all’estero, pagando, in miniere esaurite di salgemma) e ben 283.000 ton. di anidride carbonica (CO2)! principale responsabile dei gas serra! Il totale dei rifiuti usciti dall’inceneritore è stato perciò: 74.000+283.000 = 357.000ton. di rifiuti. Ben 92.000 ton. In più di tutti i rifiuti inceneriti! E non è facile entrare in possesso di tali dati!
COM’E’ POSSIBILE QUESTO? Per mantenere la combustione dei rifiuti sono stati utilizzati almeno 5 milioni di m3 di metano, con un costo detassato di oltre 2,5 miliardi di vecchie lire! Sommando i rifiuti, con il metano e l’ossigeno sottratto all’atmosfera per la combustione, per la legge di Lavoisier, "nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma" il mistero è risolto! Gli inceneritori producono molti più rifiuti di quanti ne eliminano. Ciò che impressiona è che la CO2 uscita dal camino supera, in peso, addirittura il peso dei rifiuti trattati. 265.000ton di rifiuti hanno dato ben 283.000ton. di CO2! Che è un gas, quindi con volume ed inquinamento enormi! L’ASM di Brescia vantava di aver riscaldato col teleriscaldamento 30.000 cittadini, e di aver prodotto 39MWh di energia elettrica. Ma con il solo metano consumato dall’inceneritore si potevano già riscaldare 20.000 cittadini, e l’energia elettrica prodotta, ha il costo detto sopra.
Oggi l’impianto di Brescia brucia 3 volte più rifiuti che nel 2000!… Con danni triplicati!
Il comitato "Settimo non incenerire"?!
Dai dati ufficiali 2001 del "Quaderno di sintesi n°54 dell’ASM di Brescia", sappiamo che il locale inceneritore, uno dei più moderni, nell’anno 2000 ha trattato 265.000 tonnellate di rifiuti. Questo trattamento ha prodotto 74.000 tonnellate di rifiuti speciali solidi. (Scorie: 58.000 ton.+ ceneri: 3.000 ton.+ 13.000 ton. di polveri filtrate e depositate all’estero, pagando, in miniere esaurite di salgemma) e ben 283.000 ton. di anidride carbonica (CO2)! principale responsabile dei gas serra! Il totale dei rifiuti usciti dall’inceneritore è stato perciò: 74.000+283.000 = 357.000ton. di rifiuti. Ben 92.000 ton. In più di tutti i rifiuti inceneriti! E non è facile entrare in possesso di tali dati!
COM’E’ POSSIBILE QUESTO? Per mantenere la combustione dei rifiuti sono stati utilizzati almeno 5 milioni di m3 di metano, con un costo detassato di oltre 2,5 miliardi di vecchie lire! Sommando i rifiuti, con il metano e l’ossigeno sottratto all’atmosfera per la combustione, per la legge di Lavoisier, "nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma" il mistero è risolto! Gli inceneritori producono molti più rifiuti di quanti ne eliminano. Ciò che impressiona è che la CO2 uscita dal camino supera, in peso, addirittura il peso dei rifiuti trattati. 265.000ton di rifiuti hanno dato ben 283.000ton. di CO2! Che è un gas, quindi con volume ed inquinamento enormi! L’ASM di Brescia vantava di aver riscaldato col teleriscaldamento 30.000 cittadini, e di aver prodotto 39MWh di energia elettrica. Ma con il solo metano consumato dall’inceneritore si potevano già riscaldare 20.000 cittadini, e l’energia elettrica prodotta, ha il costo detto sopra.
Oggi l’impianto di Brescia brucia 3 volte più rifiuti che nel 2000!… Con danni triplicati!
Il comitato "Settimo non incenerire"

inceneritori a padova

A proposito di ciò a Padova vogliono potenziare l'inceneritore esistente.Il wwf sta fondando un comitato contro inceneritore, sono invitati tutti i cittadini.Mercoledì 20 riunione presso la sede del wwf sita vicino all'ex macello:Via Cornaro Alvise, 35128 Padova (PD) - 049 8074003 giovedì incontrano sull'argomento l'assossore Biciatto

via libera al gelato o.g.m.?

VIA LIBERA AL GELATO TRANSGENICO
mercoledì 16 maggio 2007
Tra gli ingredienti una proteina di un pesce artico. Probabile autorizzazione per la Unilever in tempi breviArriva dalla Gran Bretagna, fra dubbi e incertezze, il primo sì al gelato transgenico. Il prodotto della Unilever, tra i cui ingredienti è presente una proteina di un pesce artico prodotta da un lievito geneticamente modificato, ha infatti superato l'esame preliminare dell'agenzia per la sicurezza alimentare britannica, la Food Standards Agency, e potrebbe essere autorizzato in tempi brevi. La multinazionale, proprietaria di note marche di gelati, come Magnum, Algida, Sorbetteria di Ranieri, Eldorado e Carte d'Or, ha chiesto alle autorità europee l'approvazione all'utilizzo della proteina del tipo ISP (Ice structuring protein), che favorirebbe la lavorazione e la conservazione di tutti quei prodotti - come appunto i gelati - che richiedono bassissime temperature. Il prodotto transgenico ricade nella categoria dei Novel Foods e, in base al regolamento UE, prima di essere commercializzato deve superare la valutazione di rischio del comitato di esperti dell'ACNFP (Advisory Committee on Novel Foods and Processes) che nel suo parere preliminare ha dichiarato la proteina della Unilever conforme ai parametri di sicurezza. Il periodo di consultazione e di commenti da parte del pubblico si è concluso ieri, e adesso sarà la FSA ad avere l'ultima parola. In caso si approvazione, il prodotto potrebbe arrivare sul mercato europeo entro due anni. La richiesta ha già suscitato diffuse proteste in molti paesi, poiché l'analisi dei rischi condotta dall'agenzia britannica non è stata giudicata sufficiente Secondo gli esperti del gruppo di ricerca Independent Science Panel, infatti, la proteina in questione non è sostanzialmente equivalente a quella del pesce artico, come invece sostiene Unilever, ma presenta una conformazione differente che potrebbe pertanto diventare un potenziale allergene. La proteina transgenica è già utilizzata in Australia, Nuova Zelanda, Cile, Indonesia, Filippine, Messico e Stati Uniti. In Europa, la Commissione ha recentemente stabilito che gli ingredienti con proteine derivate da microrganismi GM non vanno etichettati come OGM se non sono presenti nel prodotto finale. Tuttavia, nel caso in questione, l'agenzia britannica ha ritenuto fondate le conclusioni dell' Independent Science Panel e ha imposto che venga indicata la derivazione da lieviti GM per timore che causino allergie. Vegetariani.it, 16 maggio 2007

elettrosmog

ansa.it 2007-06-18 08:49
ELETTROSMOG, APPELLO DELL'OMS
TOKYO - L'Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato un appello alle nazioni che vi aderiscono affinché adottino misure contro l'elettrosmog, sempre più sospettato di causare leucemia nei bambini. Nel suo primo rapporto sul problema, citato dall'agenzia giapponese Kyodo, l'Oms raccomanda l'adozione di misure preventive contro le emissioni elettromagnetiche a bassa frequenza come quelle delle linee elettriche ad alta tensione. Il documento presenta a modello alcune iniziative prese in paesi come Italia e Olanda per una distanza di sicurezza fra le linee elettriche ad alta tensione e le abitazioni. Sono citati in proposito anche alcuni studi epidemiologici giapponesi e americani secondo cui il rischio di leucemia raddoppia nei bambini esposti costantemente a elettrosmog di oltre 0,3-0,4 microtesla. Il rapporto non fornisce altre cifre sui livelli nocivi di esposizione a queste onde elettromagnetiche, ma rileva che fra gli elettrodomestici che ne emettono maggiormente figurano gli asciugacapelli, i rasoi elettrici e i forni a microonde.

sabato 16 giugno 2007

WiMax e il diritto alla conoscenza (petizione)

dal Blog di Beppe Grillo:
WiMax e il diritto alla conoscenza


Tra poco lo Stato assegnerà le frequenze WiMax. E' il
punto di non ritorno per il libero accesso alla
conoscenza. Dopo non si potrà più tornare indietro. Il
WiMax è una tecnologia che permette di trasmettere e
ricevere segnali senza fili a distanze di decine di
chilometri. Elimina l'ultimo miglio e il pedaggio di
Telecom Italia. Le comunità locali potranno rendersi
indipendenti e collegarsi a Internet.
Se il WiMax finisce in mano agli avvoltoi delle
compagnie telefoniche, come ho detto nel mio
intervento di Rozzano a Buora e a Ruggiero, verrà
trasformato in una me..da ad alto costo. Peggio
dell'adsl.
Ogni cittadino dovrebbe avere per nascita il diritto
di accesso alla conoscenza.
Esiste una petizione on line che vi invito a firmare
per il vostro futuro, per il diritto alla conoscenza e
per non essere, almeno una volta, presi per il c..o.
La petizione chiede che almeno 1/3 delle frequenze
venga riservato ai cittadini per associazioni senza
fini di lucro, come i comuni e gli enti locali, e
senza alcuna tassazione diretta o indiretta.
Firmate la petizione su:
http://www.petitiononline.com/wmaxfree/

lunedì 11 giugno 2007

Conferenza Scie Chimiche a Cittadella (pd)

CITTADELLA(pd)(sala conferenze di villa Rina)
GIOVEDI’ 14 GIUGNO ’07 ore 20,30
SCIE CHIMICHE
CAUSE ED EFFETTI
Dopo la proiezione del filmato seguirà il dibattito con
il pubblico e si cercherà di dare una risposta ai quesiti
posti dalle immagini e che riguardano la salute di tutti
Relazioni di Fausto Fanin , pilota civile e ricercatore,
di Giuseppe Zamparo , di "Salute & Ambiente", di un
agricoltore biologico, Fiorenzo , di Borso del Grappa e
di Marino Mazzucco , naturopata , esperto in riflesso-
logia e iridologia , di Sandono di Massanzago (Pd).
INGRESSO LIBERO

Scie Chimiche su Teleregione

Vi informo che durante la trasmissione "Approfondimenti" su Teleregione, emittente del circuito RADIO ITALIA TV che trasmette a Padova sul canale uhf 46 e copre Veneto e Friuli Venezia Giulia, andrà in onda una trasmissione dedicata alle scie chimiche con i seguenti orari:
martedì 12 giugno ore 23.30 prologo di 4 minuti
mercoledì 13 giugno ore 3.15 trasmissione di 12 minuti
mercoledì 13 giugno ore 7.30 trasmissione di 12 minuti
mercoledì 13 giugno ore 19.55 trasmissione di 12 minuti
Di seguito le persone presenti alla trasmissione:moderatore Fabrizio Stelluto giornalista Consigliere nazionale Unione Nazionale Associazioni Giornalisti Agricoli, Agroalimentari ed Ambientali (UNAGA) direttore di: http://www.asterisconet.it/
ospite Dottor Antonello Lupino ufologo e ricercatore direttore dell'International Ufologic Centre: http://www.ufocui.it
ospite Avvocato Vitto Claut Patrocinante in Cassazione, presidente Regionale del Codacons Friuli Venezia GiuliaRingrazio nuovamente Lupino e Claut per la loro disponibilità

sabato 9 giugno 2007

Libertà di scelta terapeutica

Oggi in Italia nessun medico può, in Scienza e Coscienza, decidere la terapia più idonea per i propri assistiti, perché se sceglie dei protocolli non ufficiali, non riconosciuti, rischia la prigione e la radiazione dall'albo.- Oggi in Italia nessuna persona è libera di scegliere la strada terapeutica.
Campagna raccolta firme
Libertà di scelta terapeutica
Visto l’articolo 32 della Costituzione della Repubblica italiana nel quale: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario”; Visto l’articolo 1 del Codice di Norimberga nel quale: ”Il consenso volontario del soggetto umano è assolutamente essenziale (…) e prima di accettare una decisione affermativa da parte del soggetto dell’esperimento lo si debba portare a conoscenza della natura, durata, e di tutte le complicazioni e rischi che si possono aspettare e degli effetti sulla salute o la persona che gli possono derivare dal sottoporsi dell’esperimento”; Visto l’articolo 5, lettera C della Dichiarazione di Helsinki nel quale il: ”trattamento di un paziente, laddove non esistano comprovati metodi preventivi, diagnostici e terapeutici o questi siano inefficaci, il medico, con il consenso informato del paziente, deve essere libero di usare mezzi preventivi, diagnostici e terapeutici non provati o nuovi, se a giudizio del medico essi offrono speranza di salvare la vita, ristabilire la salute o alleviare la sofferenza” Visto l’articolo 7 lettera A della Dichiarazione di Helsinki, che afferma come: “nella pratica medica corrente e nella ricerca medica, la maggior parte delle procedure preventive, diagnostiche e terapeutiche implicano rischi e aggravi”
chiediamo
a) la totale e indipendente autonomia dei Medici di usare in Scienza e Coscienza i mezzi preventivi, diagnostici e terapeutici più idonei, anche se non riconosciuti ufficialmente, non provati o nuovi, per salvare la vita, ristabilire la salute o alleviare la sofferenza; b) la totale e piena libertà di scelta terapeutica per i pazienti.

Sul caso del Dott. Paolo Rossaro

Sul caso del Dott. Paolo Rossaro
Dott. Paolo Girotto – 19 maggio 2007
Caro Marcello, la mia vuole essere una riflessione di come un giornale come “Il Mattino di Padova” nella sua uscita di ieri 18 maggio e oggi 19 maggio 2007, possa trattare una notizia (come quella sul Dott. Rossaro mio caro amico) in modo apparentemente obbiettivo ed equilibrato: ma purtroppo solo apparentemente!
La notizia riguarda un medico di base (il dott. Rossaro per l’appunto) che da oltre 30 anni cura i suoi pazienti con la più classica delle medicine allopatiche. Col passare del tempo però molte persone colpite da cancro si sono rivolte a lui per un sostegno non solo terapeutico ma anche psicologico ed umano cosa che non trovavano più nelle strutture ospedaliere ad hoc. Il medico in Scienza e Coscienza, di fronte a tragedie umane e disperazione ha trovato logico, prima ancora che umano, cercare con professionalità se potevano esistere supporti terapeutici diversi dalla semplice e devastante chemioterapia, radioterapia e l’inevitabile corollario della aggressione chirurgica del tumore. Egli ha trovato queste sostanze farmacologiche utili a migliorare le condizioni di quei disgraziati con soddisfazione reciproca. Nella maggior parte dei casi sono sostanze della farmacopea internazionale usate con dosaggi e modi diversi attraverso una assistenza che richiede alta professionalità e continuo aggiornamento oltre ad un bagaglio di responsabilità umana per il destino di quei malati che da sola meriterebbe ben altra valutazione!
Questa la indispensabile premessa per i tuoi molti lettori. Dove ho riscontrato il comportamento sostanzialmente scorretto e pregiudiziale del succitato quotidiano locale? Innanzitutto in un primo articolo di denuncia di 15 giorni fa in cui tra le altre cose lo si accusava di pratiche da “santone” riferendo solo il punto di vista della presunta “vittima” e questo già di per sé non è corretto perchè avrebbe richiesto quantomeno una contestuale risposta del medico denunciato vista la pericolosa posizione in cui viene messo un libero professionista dopo una plateale denuncia a mezzo stampa soprattutto se quest’ultimo sia sprovvisto di “santi in paradiso”. Dimenticavo: molto probabilmente se li avesse avuti non sarebbe incorso in un “incidente” di questa portata!
Segue l’articolo di oggi che vuole portare a conoscenza di tutti il punto di vista del medico : almeno in apparenza. Innanzitutto il risalto è massimo : prima pagina con titolo “Medico indagato per omicidio colposo” che non è propriamente un titolo a discarico . Poi si prosegue all’interno con altro titolo a tutta pagina “Cure alternativa, medico indagato” e sottotitolo “Accusato di omicidio colposo e lesioni gravi nei confronti di due pazienti”. L’articolo di Cristina Genesin da innanzitutto conto dell’inchiesta in atto ripetendo che i casi in esame sono due e che tra i sostenitori della denuncia presentata dall’ex paziente anche ben due cattedratici e considera che: “non sarà un indagine facile perché tanti sono i pazienti che, tutti i giorni, fanno la fila davanti all’ambulatorio del dott. Rossaro. E tanti fra loro sono pronti a difenderlo per il suo impegno a favore dei malati.”
Domanda : perché non sarà una indagine facile? Risposta: perché molti pazienti sono pronti a difenderlo. Cosa faranno questi pazienti e quali sono quelli che fanno tutti i giorni la fila? Quelli curati con la “mutua” o quelli malati di cancro? Questo non si riesce a capire con chiarezza, inoltre se molti pazienti non lo difendessero allora sarebbe un’indagine facile? In che senso, ce lo può spiegare gentilmente l’articolista? L’articolo informa poi che ci sono due esperti medici che stanno indagando se “l’abbandono dei protocolli terapeutici abbia pesato sulla morte di Anna T. e sul peggioramento delle condizioni di Cristian,…”. Mi chiedo quando mai potranno, i due esperti, trovare una risposta visto che manca comunque la prova del nove e cioè cosa sarebbe successo se i due malati avessero totalmente seguito i protocolli delle terapie ufficiali? Al massimo sanciranno quello che anche un non esperto può dire: i due adulti e in possesso delle facoltà hanno scelto una via terapeutica diversa dalla ufficiale sapendo quello che facevano. Questo è reato? Ma dulcis in fundo la nostra articolista cosa fa quando finalmente da la parola al Dott. Rossaro per rispondere ad una domanda sgorgatale spontaneamente e naturalmente dal profondo del suo animo a questo punto turbato e cioè: “Ma può un medico curare il cancro con terapie alternative?”. Questa giornalista rivela freudianamente, oserei dire, tutto il suo pre–giudizio scrivendo: “la risposta del Dott. Rossaro è disarmante” e poi segue il virgolettato del medico.
E’ disarmante!!! In base a quali conoscenze di oncologia e terapia del malato terminale scrive la Gianesin ? Quelle “dell’uomo della strada“ o quelle di un giornalista che con chiarezza e purezza d’animo raccoglie notizie per in-formare? Credo che l’unica cosa veramente disarmante in tutta questa vicenda sia la posizione fortemente pregiudiziale tenuta fin dall’inizio da questo giornale che sta dimostrando che non è sufficiente rispettare formalmente l’equilibrio delle informazioni: bisogna volerlo fare davvero, rispettando i lettori veri fruitori finali del giornale.
In conclusione, consiglierei al “Mattino di Padova”, per un postumo soprassalto di vero equilibrio ed obbiettività, di fare un completo reportage sulla realtà “cancro” a Padova andando proprio a cercare e fare domande dentro le strutture specializzate che seguono fermamente il dogma dell’ortodossia delle multinazionali farmaceutiche, l’ortodossia della “chemio” per intenderci, per scoprire il grado di successi e di soddisfazione di quelle povere persone sofferenti e terrorizzate.Solo allora forse, avremo giornalisti un po’ meno sicuri che la verità stia da una parte sola e più attenti a fornite una informazione vera e non cosmetica!
Grazie per l’attenzione con cui vorrai considerare le riflessioni di una persona indignata dalla ipocrisia ammantata di verità di questo deserto mediatico in cui viviamo.
Dott. Girotto Paolo.
www.disinformazione.it

Salute & Ambiente: Iniziative giugno 2007

Associazione
Salute &
Ambiente
libera associazione no-profit
sede legale in Cadoneghe Pd
via Belzoni n. 9
C.F. 92 173 660 280


INIZIATIVE VARIE DI GIUGNO ‘07



14 GIUGNO
Serata su “ Scie Chimiche” a Cittadella (Pd) – Villa Rina
Ore 20,30 con ingresso libero
Dopo il documentario , relazioni di Fausto Fanin , pilota civile
Giuseppe Zamparo di Salute & Ambiente
Alberto Parise , ricercatore Fiorenzo agricoltore e un naturopata


17 GIUGNO

GITA A VERONA CON GUIDA E PRANZO ALL’AGRITURISMO
“LE TRE RONDINI” DI VIGO di LEGNAGO
cestino da viaggio offerto dai nostri fornari
€ 33,00 info GIORGIO 349 –75 35 181


23/24 GIUGNO

2 giorni a VENAUS in VAL DI SUSA con tutti i mezzi possibili , moto
camper e anche un pullman a disposizione :
si sta in un campeggio vicino al presidio NO TAV
per informazioni dettagliate sull’organizzazione fate riferimento a :
Roberto 338 – 16 50 6 98


Lista provvisoria e in fase di continuo aggiornamento

salute_ ambiente @ virgilio.it

www.radiogammacinque.it

http://radiogamma5.blogspot.com


IL TUO 5xmille A SALUTE & AMBIENTE :
non ti costa assolutamente niente ma
AIUTI S&A e RG5
Concretamente

GRAZIE