sabato 9 giugno 2007

Libertà di scelta terapeutica

Oggi in Italia nessun medico può, in Scienza e Coscienza, decidere la terapia più idonea per i propri assistiti, perché se sceglie dei protocolli non ufficiali, non riconosciuti, rischia la prigione e la radiazione dall'albo.- Oggi in Italia nessuna persona è libera di scegliere la strada terapeutica.
Campagna raccolta firme
Libertà di scelta terapeutica
Visto l’articolo 32 della Costituzione della Repubblica italiana nel quale: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario”; Visto l’articolo 1 del Codice di Norimberga nel quale: ”Il consenso volontario del soggetto umano è assolutamente essenziale (…) e prima di accettare una decisione affermativa da parte del soggetto dell’esperimento lo si debba portare a conoscenza della natura, durata, e di tutte le complicazioni e rischi che si possono aspettare e degli effetti sulla salute o la persona che gli possono derivare dal sottoporsi dell’esperimento”; Visto l’articolo 5, lettera C della Dichiarazione di Helsinki nel quale il: ”trattamento di un paziente, laddove non esistano comprovati metodi preventivi, diagnostici e terapeutici o questi siano inefficaci, il medico, con il consenso informato del paziente, deve essere libero di usare mezzi preventivi, diagnostici e terapeutici non provati o nuovi, se a giudizio del medico essi offrono speranza di salvare la vita, ristabilire la salute o alleviare la sofferenza” Visto l’articolo 7 lettera A della Dichiarazione di Helsinki, che afferma come: “nella pratica medica corrente e nella ricerca medica, la maggior parte delle procedure preventive, diagnostiche e terapeutiche implicano rischi e aggravi”
chiediamo
a) la totale e indipendente autonomia dei Medici di usare in Scienza e Coscienza i mezzi preventivi, diagnostici e terapeutici più idonei, anche se non riconosciuti ufficialmente, non provati o nuovi, per salvare la vita, ristabilire la salute o alleviare la sofferenza; b) la totale e piena libertà di scelta terapeutica per i pazienti.

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