domenica 6 aprile 2008

20.000 euro di multa non certo a causa Simeoni e Scanagatta

Vi ricordate l'assemblea dei conduttori di Radio Gamma5 del 28 marzo 2008?
Avete notato l'assurdo rifiuto di farmi leggere il verbale con cui l'Autority dava una multa di 20.000 euro alla nostra radio?
Mi sono chiesto il perchè di questo comportamento; grazie ad un socio della Radio, sono venuto in possesso di una copia di questo atto. E ho capito tutto. Il verbale e la conseguente multa si si riferisono solo ad una specifica situazione, cioè a quella in cui la Radio di si è dichiarata, tramite la lettera presentata all'autority, responsabile di mancato controllo. Vi riporto la parte dell'articolo della legge che giustifica la multa: "... per le trasmissioni ad accesso condizionato che comunque impongano l'adozione di un sistema di controllo specifico e selettivo". Leggetevi il verbale e scoprirete che l'autority scrive che la radio sui motivi del primo verbale non ha giustificato niente.
Claudio Simeoni ha fatto ricorso. Io come socio, per tutelare la radio, ho fatto ricorso. Quasi tutti gli elementi presenti nel primo verbale NON sono stati sanzionati. L'Autority, visti i ricorsi di Simeoni e mio, si è pronunciata solo sugli elementi di competenza esclusiva dell'amministrazione della Radio.
Aavevo offerto tutta la mia disponibilità nel predisporre un ricorso a nome della radio: è stato rifiutato. Contro questo secondo verbale si poteva presentare ricorso, ma qualcuno ha lasciato passare il tempo utile (volutamente?) per presentare ricorso al Tar.
Francesco Scanagatta
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9 commenti:

Unknown ha detto...

Be', questo il presidente, Bepi300,
Luca, Occhio di Lince,Pamio, Lilli ed altri mica l'hanno detto.
Omertà completa su questo punto.
E poi si combatte contro ilmuro di gomma del potere e delle multinazionali!
Ed in piccolo si ricreano gli stessi meccanismi di lobby.

Che amarezza Franco!

Gianni

Unknown ha detto...

Invito chi commenta a leggere prima il documento per intero.
Ringrazio Francesco per averlo pubblicato.

E, indipendentemente dalla nostra filosofia di vita, cerchiamo tutti di essere rispettosi nei confronti di chi la pensa diversamente da noi. Viva Gamma 5.

Un abbraccio

Paolo Freccia

Unknown ha detto...

Il commento di "freccia" è l'esempio
lampante del pretismo buonista (tanto combattuto da Franco) che ha preso il comando di gamma5.

Francesco Scanagatta ha detto...

Io ed altre persone avevamo detto che la linea di difesa presa dal consiglio di amministrazione era suicida. Avevamo detto di questo pericolo anche in un incontro privato che avevamo avuto con il Consiglio. Mi ero offerto di preparare un ricorso a nome della radio, ma...
Nella sostanza l'Autority ha dato la multa perchè la Radio si è dichiarata "colpevole".

Unknown ha detto...

>Io ed altre persone avevamo detto >che la linea di difesa presa dal >consiglio di amministrazione era >suicida. Avevamo detto di questo >pericolo anche in un incontro >privato che avevamo avuto con il >Consiglio. Mi ero offerto di >preparare un ricorso a nome della >radio, ma...
>Nella sostanza l'Autority ha dato la >multa perchè la Radio si è >dichiarata "colpevole".

Quindi le cose sono due:

1) Il presidente & company hanno "innocentemente" sbagliato alla grande

2)Il presidente & company hanno volutamente lasciato correre la cosa per sbarazzarsi della componente non Cristiana della radio

Ed allora, come si chiede insistentemente dai microfoni di G5, ai politici, conto delle loro azioni, così si chiede all'incapace Paolo Girotto
di dimettersi.

G.

Unknown ha detto...

Mi piace questa radio perché è libera e da' voce a tutti. Se ci sono preclusioni per preti, non cristiani, pagani, leghisti, imprenditori, buddisti, dj o qualsivoglia categoria (che rispetti la legge) questo mi infastidisce.
Dovessi rientrare in una categoria "scomoda" mi dimetterei anch'io da speaker.
Potremmo discuterne per ore tirando in ballo o meno la volontà di Franco che tutti rispettiamo. Magari in riunione piuttosto che in un blog.
A Francesco dico grazie per le informazioni, a Gianni_1960 suggerisco di esporre i suoi motivati concetti evitando inutili offese. Se qualcuno ha sbagliato oltre misura, se ne discuterà e si dimetterà. Questo si vedrà in riunione. Qui nel blog ho piacere di vedere informazioni.
Grazie

Unknown ha detto...

Dice freccia:
"Mi piace questa radio perché è libera e da' voce a tutti. Se ci sono preclusioni per preti, non cristiani, pagani, leghisti, imprenditori, buddisti, dj o qualsivoglia categoria (che rispetti la legge) questo mi infastidisce."

Allora dovresti già essere infastidito. Apri le 'freccie" e guardati attorno. A Francesco martedì, durante la trasmissione di padre Girotto e fratello Pamio, è stato buttato giù il telefono mentre stava pubblicamente spiegando le sue ragioni, dopo essere stato accusato dai due.

Dice freccia:
"Gianni_1960 suggerisco di esporre i suoi motivati concetti evitando inutili offese"

Nessuna offesa: solo una constatazione: hai fatto un commento in puro stile Don Albino.
Sarà il troppo incenso che gira in regia?

Dice freccia:
"Se qualcuno ha sbagliato oltre misura, se ne discuterà e si dimetterà. Questo si vedrà in riunione. Qui nel blog ho piacere di vedere informazioni."

E' già. Meglio lavare i panni sporchi in privato!
(altra dimostrazione di pretismo)

Ma come!
Il blog è un formidabile strumento di democrazia diretta!

Sul blog le manine di padre occhio di lince o del Pamio di turno non possono abbassare il cursore e zittire l'infedele.

Scusa... non ce l'ho con te.
Ma da quando sono venuto a conoscenza che ho versato il mio obolo perché fosse convertito in un bene personale di Girotto, Occhio&Consorte, mi fumano gli estremi assai, assai (vedasi capannone).

L'avessi saputo. E con me tanti altri.

Non ho mai dato soldi a preti, Vanne Marchi e Don Albini.

Chiederò lumi ad un'amica avvocato.

Saluti,
G.

LAURA BIONDA ha detto...

Ciao.
Le discussioni sul futuro della radio sono interessanti.

Si sono creati da tempo 2 gruppi: i pro Girotto-Occhio di Lince da una parte, i pro Luca-Arianna dall'altra.
Poi ci sono gli indecisi e i non schiedrati, quindi quattro gruppi a mio avviso.
I due gruppi principali cercano ora di fare proseliti adducendo le proprie motivazioni.

Paolo G. ha delle pecche, ed è ormai evidente. Ha delle idee che molti possono non condividere, e le esprime al microfono.
Questo da fastidio, ma, come è stato scritto, ci sorbiamo di peggio.
Non ponendo dubbi sulla sua buona fede, dovremmo comunque convenire che ha abbia fatto qualche cazzata.
Secondo me, una è stata di mantenere questo stato di continua tensione, come se fossimo sotto assedio di qualcuno.
La multa èe lo sfratto non sono episodi inconsueti per un'azienda.
Ammetterlo sarebbe già un passo, ma piace tenere questo clima di "vittime del potere", fa molto Che Guevara.
Un clima di tensione è funzionale a chi comanda, consente di giustificare un po' tutto, anche gestioni straordinarie.

Non è che dall'altra parte della barricata però si stiano comportando meglio.
Chi cerca il controllo sulla struttura o sulle persone dimostra sicurezza, disprezza l'altra parte, la denigra.
E chi non è daccordo con i metodi e le strategie adottati dai "capi" viene allontanato.
Vedi ultimi episodi, uguali da entrambe le parti.

L'uso strumentale delle persone è abbondante:
- il circondarsi di chiunque possa fare numero (per far vedere la forza con i numeri?)
- il riunirsi segretamente per decidere
- l'alleanza anche con chi si e ampliamente criticato fino a l'altro ieri
- lo sperare di portarsi qualcuno del consiglio di amministrazione dalla propria parte

Il tenersi un presidente finchè fa comodo (e chi potevi mettere?) e cercare di rimuoverlo quando non piace più è meschino.
Il non riconoscere dei limiti in se stesso e nei collaboratori, restando ancorati alle poltrone, lo è ugualmente.

Qualcuno si è illuso, qualcuno ora è deluso: tutti accusano qualcuno di qualcosa.
Qualcuno ha cercato alleanze dell'ultimo minuto, sperando, pregando...
Tutti fanno qualcosa nel nome di qualcuno. Chiunque sia, Divinità comprese.
Possibile che nessuno ammetta di fare per propria ambizione?

Non trovate che le "intenzioni" di questi personaggi siano degne di uno studio?

A questo punto sembra sia solo una questione di gestione del denaro.
Una frequenza che vale sul mercato circa 3 milioni di euro (94.00 Mhz) fa gola.
Se c'è una cooperativa è perchè qualcuno non si venda tutto e intaschi il "bottino".
Eventualità già sventata in passato, i vecchi si ricorderanno (ma non leggono i blog purtroppo...)
Per questo è così difficile diventare "soci effettivi"?
Per paura di dover dividere una torta in troppe fettine?
O per la paura che si portino dentro gli amici di qualcuno che quando è l'ora di votare...
Se la radio chiudesse il capannone sarebbe comunque di chi se l'è intestato.

Qualcuno pensa la radio sia un bene di tutti, qualcuno degli eredi di Franco in primis.
E se la radio andasse nelle mani sgradite (da l'una o l'altra parte), qualcuno dovrebbe ridimensionare la propria "bottega".

Chi punta al potere presto o tardi userà gli stessi metodi del potere...

Unknown ha detto...

"Ciao.
Le discussioni sul futuro della radio sono interessanti."

Qui, per il momento, si possono fare.
In radio mica tanto.
Vedesi, ad esempio, l'allucinante trasmissione di mercoledì pomeriggio.

Una servile performance da parte dei conduttori Demetrio e Claudio,
degna di Vespa e Fede messi assieme più una spruzzatina di Riottismo che non guasta.
Degno di nota il novantagradismo del Demetrio allorquando
il presidente definiva la parte avversa come demente, pericolosa
e non evoluta. Ed, in quanto tale, da cacciare
-"tanto si è sempre fatto così nel passato".

Per inciso, la parte avversa, di cui in radio non
ho mai avuto occasione di sentire le ragioni, consiste soprattutto
nella figura della moglie di Franco: Arianna.

Per non parlare della minaccia di espulsione riferita al 'Conte Max',
reo, parole del Giovanni Beccarisio giovedì mattina,
di avere ironizzato sui concetti espressi in una trasmissione del duo staineriano.

Per non citare il disinformatore Marcello Pamio che martedì pomeriggio
pur di non passare telefonate in diretta, si è letto i bugiardini
di tutti i farmaci chemioterapici esistenti.

Per non dire della trasmissione dei 'Farisei':
terrorizzati dall'incipit arringatorio di un Alessandro da Vicenza
che rischiava di innescare un discorso sulla radio hanno pregato
il noto oratore vicentino di non andare oltre. Il rischio d'espulsione,
da regolamento interno, è ben presente ormai nei normalizzati speaker.



"Paolo G. ha delle pecche, ed è ormai evidente. Ha delle idee che molti possono non condividere, e le esprime al microfono.
Questo da fastidio, ma, come è stato scritto, ci sorbiamo di peggio.

Non ponendo dubbi sulla sua buona fede, dovremmo comunque convenire che ha abbia fatto qualche cazzata."

Di cazzate il Girotto ne ha dette a vagonate.
Due tra le tante (con buon sostegno del Beccarisio):

"Si è aperta una voragine e il cristo è andato fisicamente nelle profondità della terra.
Ci sono le prove."

"Siamo tornati!" (Riferendosi ai templari)

Ora, queste parole, se pronunciate da Alessando da Vicenza,
che vive notoriamente sotto effetto di psicofarmaci, fanno sorridere.

Ma, nella bocca di chi deve dirigere una struttura cooperativa
di una certa complessità come Gamma Cinque, generano inquietudine.
O perlomeno il sospetto che il personaggio in questione sia più adatto
ad accendere ceri a Medjugorie (località di cui ha confessato l'avere
frequentato con notevole profitto spirituale il santuario) che a fare il presidente.


"Secondo me, una è stata di mantenere questo stato di continua tensione, come se fossimo sotto assedio di qualcuno."

Tutti i dittatori lo fanno.

"Un clima di tensione è funzionale a chi comanda, consente di giustificare un po' tutto, anche gestioni straordinarie."

Ed infatti ecco il richiamo simil-berlusconiano al "lasciatemi lavorare per tre anni".

"Non è che dall'altra parte della barricata però si stiano comportando meglio.
Chi cerca il controllo sulla struttura o sulle persone dimostra sicurezza, disprezza l'altra parte, la denigra.
E chi non è d'accordo con i metodi e le strategie adottati dai "capi" viene allontanato.
Vedi ultimi episodi, uguali da entrambe le parti."


Vi è una differenza però. Gamma Cinque e Franco Carraro verso i preti
hanno sempre avuto una sana repulsione. E se la radio è bene o male riuscita
a restare fuori dall'appiccicosa bontà clericale è anche per questo.
Non credo che l'entrata dell'infermiere cattolico in radio preoccupasse alcuno.
Preoccupava la mancanza dolosa della controparte: vedasi la cacciata dei pagani
e degli anticlericali.

"Non trovate che le "intenzioni" di questi personaggi siano degne di uno studio?"

I meccanismi che dapprima mettono assieme persone fortemente ed onestamente
motivate a raggiungere nobili scopi sociali per poi dividerle,
fino a trasformarle in feroci nemici sono sempre quelli da tempi immemori.


"Eventualità già sventata in passato, i vecchi si ricorderanno (ma non leggono i blog purtroppo...)"

Non tutti :-)

"Se la radio chiudesse il capannone sarebbe comunque di chi se l'è intestato."

Già. Questo è uno di quegli argomenti di cui Occhio di Lince non ama affatto menzionare né
discutere...


"Qualcuno pensa la radio sia un bene di tutti, qualcuno degli eredi di Franco in primis."

Arianna sicuramente. E questo è una fonte di speranza.


"Chi punta al potere presto o tardi userà gli stessi metodi del potere..."

Le organizzazioni, come amava spesso ripetere Franco, dapprima nascono
con i propositi più nobili per poi esistere solamente in quanto organizzazione,
regolamento, statuto.
Fino a dimenticare completamente le ragioni prime della loro esistenza.

Ciao,
Diego

p.s. certo che sarebbe bello se questo blog prendesse vita e si trasformasse in una
libera discussione sulla radio bypassando il filospinato regolamentare Girottiano?

Ecchecazzo! due RadioMaria una frequenza accanto all'altra sarebbero un po' troppe ne?