La Repubblica 12 lug. ’07
COSÌ BUSH CENSURAVA LA MEDICINA
Allo scadere del suo mandato Richard Carmona accusa la Casa Bianca: i miei
discorsi controllati e corretti per allinearli alle tesi presidenziali
Il capo del servizio sanitario: su staminali, sesso e pillola solo tesi
politiche
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MARIO CALABRESI
NEW YORK -«Ogni rapporto sulla medicina che non rientra nell'agenda ideologica,
teologica e politica dell'Amministrazione Bush viene ignorato, marginalizzato 0
semplicemente seppellito».
L'accusa, durissima e inaspettata, viene dal «medico della nazione», l’uomo che
per quattro anni dal 2002 al 2006 - ha guidato su mandata della Casa Bianca il
servizio sanitario americano. Richard Carmona ha fatto la sua denuncia alla
Commissione di controllo sulle agenzie governative del Congresso americano,
enfatizzando la sensazione che i repubblicani negli ultimi sette anni abbiano
politicizzato settori del governo fino ad oggi rigorosamente imparziali ed
indipendenti, dalla giustizia alla medicina.
Carmona, che occupava il posto di «Surgeon general» dopo essere stato professore
di chirurgia all'Università dell'Arizona e un soldato delle forze speciali
decorato due volte in Vietnam, ha detto che durante il suo mandato
l'Amministrazione Bush gli ha messo «la museruola» e gli ha vietato regolarmente
di parlare su temi controversi come la ricerca sulle cellule staminali, la
contraccezione, la pillola del giorno dopo e l'astinenza sessuale: «Venivo
bloccato ogni volta. Mi dicevano che la decisione era già stata presa e che
dovevo lasciar stare». Quando è esploso il dibattito sulle staminali, Carmona
offrì di diffondere una serie di studi per mettere gli americani nella
condizione di potersi fare un'idea corretta sul problema: «Mi hanno detto di non
parlarne e qualunque accenno alle staminali venne regolarmente tolto dai miei
discorsi».
In un'altra occasione si discusse come affrontare l'educazione sessuale e
Carmona spiegò che gli studi scientifici sostengono che il modo più efficace è
di parlare anche dei contraccettivi:
«Questo ha spiegato – mi venne impedito perché la politica della Casa Bianca
prevedeva che si potesse parlare solo di astinenza».
I suoi discorsi, ha sottolineato, venivano controllati per assicurarsi che non
ci fosse nulla di controverso «e venivano aggiunti riferimenti al presidente
Bush, almeno tre per pagina». Carmona però, nonostante l'insistenza dei parla
mentari, non ha voluta fare i nomi degli uomini dell'Amministrazione che lo
controllavano e che intervenivano per allineare il suo lavoro alle politiche
della Casa Bianca.
«Il problema di questo approccio – ha detto – è che nella sanità pubblica come
in democrazia non c'è niente di peggio che ignorare la scienza o marginalizzare
la voce degli scienziati per ragioni politiche». Un'accusa che risuonava già
nelle pagine dell'ultimo libro di Al Gore, «Assalto alla Ragione», secondo cui
Bush e Cheney sono riusciti a ideologizzare anche i rapporti degli scienziati su
temi che vanno dall'ambiente alla medicina.
Carmona ha denunciato perfino che gli venne impedito di andare aile Olimpiadi
per i disabili che sono organizzate dalla «Eunice Kennedy Shriver»,
l'associazione fondata dalla sorella di lohn e Boli Kermedy: «Con la tua
presenza, mi venne spiegata, aiuteresti una famiglia politica molto importante.
Perché lo vuoi fare?».
Ad un certo punto aveva pronta una relazione sull'inadeguatezza della sanità
all'interno delle prigioni, ma non venne mai approvata perché «avrebbe obbligato
il governo ad intervenire per migliorarla e il governo non vuole spendere soldi
per la salute dei carcerati».
«Il lavoro del "Surgeon general" -ha concluso Carmona - è di essere il dottore
della nazione e non il dottore di un partita politico». Una portavoce della Casa
Bianca ieri ha replicato alle accuse sostenendo che «il Surgeon general è il
difensore della salute di tutti i cittadini e ci dispiace che lui non abbia
usato la sua posizione per presentare quelle politiche che considerava
nell'interesse del Paese».
I suoi predecessori, ascoltati insieme alui dai parlamentari, hanno spiegato che
i conflitti con l'Amministrazione ci sono sempre stati ma che mai si erano
registrate pressioni politiche di questo tipo e di questa natura. Il posto di
Carmona, a cui non è stato rinnovato il mandato, è attualmente vacante e proprio
oggi il Senato dovrebbe votare il gradimento al nuovo Surgeon General proposto
da Bush, quel James Holsinger noto per aver pubblicato nel 1991 un rapporto in
cui sosteneva che «il sesso omosessuale è innaturale e fa male alla salute».
Facile prevedere che sarà un'altra giornata di scontro tra i democratici e la
Casa Bianca.
IL DOTTOR CARMONA
COSÌ BUSH CENSURAVA LA MEDICINA
Allo scadere del suo mandato Richard Carmona accusa la Casa Bianca: i miei
discorsi controllati e corretti per allinearli alle tesi presidenziali
Il capo del servizio sanitario: su staminali, sesso e pillola solo tesi
politiche
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MARIO CALABRESI
NEW YORK -«Ogni rapporto sulla medicina che non rientra nell'agenda ideologica,
teologica e politica dell'Amministrazione Bush viene ignorato, marginalizzato 0
semplicemente seppellito».
L'accusa, durissima e inaspettata, viene dal «medico della nazione», l’uomo che
per quattro anni dal 2002 al 2006 - ha guidato su mandata della Casa Bianca il
servizio sanitario americano. Richard Carmona ha fatto la sua denuncia alla
Commissione di controllo sulle agenzie governative del Congresso americano,
enfatizzando la sensazione che i repubblicani negli ultimi sette anni abbiano
politicizzato settori del governo fino ad oggi rigorosamente imparziali ed
indipendenti, dalla giustizia alla medicina.
Carmona, che occupava il posto di «Surgeon general» dopo essere stato professore
di chirurgia all'Università dell'Arizona e un soldato delle forze speciali
decorato due volte in Vietnam, ha detto che durante il suo mandato
l'Amministrazione Bush gli ha messo «la museruola» e gli ha vietato regolarmente
di parlare su temi controversi come la ricerca sulle cellule staminali, la
contraccezione, la pillola del giorno dopo e l'astinenza sessuale: «Venivo
bloccato ogni volta. Mi dicevano che la decisione era già stata presa e che
dovevo lasciar stare». Quando è esploso il dibattito sulle staminali, Carmona
offrì di diffondere una serie di studi per mettere gli americani nella
condizione di potersi fare un'idea corretta sul problema: «Mi hanno detto di non
parlarne e qualunque accenno alle staminali venne regolarmente tolto dai miei
discorsi».
In un'altra occasione si discusse come affrontare l'educazione sessuale e
Carmona spiegò che gli studi scientifici sostengono che il modo più efficace è
di parlare anche dei contraccettivi:
«Questo ha spiegato – mi venne impedito perché la politica della Casa Bianca
prevedeva che si potesse parlare solo di astinenza».
I suoi discorsi, ha sottolineato, venivano controllati per assicurarsi che non
ci fosse nulla di controverso «e venivano aggiunti riferimenti al presidente
Bush, almeno tre per pagina». Carmona però, nonostante l'insistenza dei parla
mentari, non ha voluta fare i nomi degli uomini dell'Amministrazione che lo
controllavano e che intervenivano per allineare il suo lavoro alle politiche
della Casa Bianca.
«Il problema di questo approccio – ha detto – è che nella sanità pubblica come
in democrazia non c'è niente di peggio che ignorare la scienza o marginalizzare
la voce degli scienziati per ragioni politiche». Un'accusa che risuonava già
nelle pagine dell'ultimo libro di Al Gore, «Assalto alla Ragione», secondo cui
Bush e Cheney sono riusciti a ideologizzare anche i rapporti degli scienziati su
temi che vanno dall'ambiente alla medicina.
Carmona ha denunciato perfino che gli venne impedito di andare aile Olimpiadi
per i disabili che sono organizzate dalla «Eunice Kennedy Shriver»,
l'associazione fondata dalla sorella di lohn e Boli Kermedy: «Con la tua
presenza, mi venne spiegata, aiuteresti una famiglia politica molto importante.
Perché lo vuoi fare?».
Ad un certo punto aveva pronta una relazione sull'inadeguatezza della sanità
all'interno delle prigioni, ma non venne mai approvata perché «avrebbe obbligato
il governo ad intervenire per migliorarla e il governo non vuole spendere soldi
per la salute dei carcerati».
«Il lavoro del "Surgeon general" -ha concluso Carmona - è di essere il dottore
della nazione e non il dottore di un partita politico». Una portavoce della Casa
Bianca ieri ha replicato alle accuse sostenendo che «il Surgeon general è il
difensore della salute di tutti i cittadini e ci dispiace che lui non abbia
usato la sua posizione per presentare quelle politiche che considerava
nell'interesse del Paese».
I suoi predecessori, ascoltati insieme alui dai parlamentari, hanno spiegato che
i conflitti con l'Amministrazione ci sono sempre stati ma che mai si erano
registrate pressioni politiche di questo tipo e di questa natura. Il posto di
Carmona, a cui non è stato rinnovato il mandato, è attualmente vacante e proprio
oggi il Senato dovrebbe votare il gradimento al nuovo Surgeon General proposto
da Bush, quel James Holsinger noto per aver pubblicato nel 1991 un rapporto in
cui sosteneva che «il sesso omosessuale è innaturale e fa male alla salute».
Facile prevedere che sarà un'altra giornata di scontro tra i democratici e la
Casa Bianca.
IL DOTTOR CARMONA
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