Libero 17 mag. ’07
ANCHE LE MOSCHE SONO DOTATE DI LIBERO ARBITRIO
ROBERTO MANZOCCO
Le mosche potrebbero possedere una forma - sebbene rozza- di libero arbitrio. Lo
sostiene una nuova ricerca compiuta da Bjom Brembs e dal suo team della Libera
Università di Berlino. La scoperta, secondo questi studiosi, potrebbe aiutarci a
comprendere l'origine di tale caratteristica negli esseri umani e a sviluppare
robot in grado di compiere scelte autonome.
Quello del libero arbitrio (in pratica la presunta capacità dell'uomo di
determinare le proprie scelte autonomamente, liberandosi dai condizionamenti
della propria natura biologica) è uno dei temi più antichi e controversi di
tutta la storia del pensiero filosofico. Secondo alcuni pensatori se le nostre
scelte sono veramente libere allora esse non devono né dipendere da cause rigide
(altrimenti saremmo completamente determinati, un po' come degli automi), né
essere del tutto casuali (altrimenti agiremmo in modo illogico e casuale).
Mentre il dibattito sulla libertà umana è ancora in corso, pochi dubbi
sembrerebbero rimasti riguardo agli animali, soprattutto per quanto riguarda le
cosiddette "specie inferiori" (come gli insetti), considerate da molti studiosi
una sorta di macchine (per quanto complesse) che si limitano a reagire agli
impulsi esterni. Intenzionati a verificare (o a smentire) questa ipotesi, Brembs
e il suo team hanno sistemato alcune mosche in una stanza completamente bianca e
priva di mobili(cioè un luogo in cui gli stimoli visivi esterni erano
praticamente assenti). E poi le hanno incollate ad alcuni uncini in modo che
potessero muoversi ma senza volare via. Gli studiosi hanno quindi monitorato i
movimenti delle mosche scoprendo che essi seguivano modelli matematici di tipo
caotico (la teoria del caos è un approccio matematico che studia tutti quei
fenomeni che sono intrinsecamente imprevedibili, cioè in cui una piccola
variazione delle condizioni può produrre effetti finali molto diversi, proprio
come capita nel capo della meteorologia). In altre parole il comportamento delle
mosche non era né determinato né semplicemente casuale, e quindi secondo Brembs
esso potrebbe essere certamente definito come "libero".
Secondo il team tedesco questa scoperta potrebbe aiutarci a sviluppare robot
realmente autonomi (utili per l'esplorazione spaziale) e per comprendere meglio
le patologie mentali che minano maggiormente la volontà umana, come la
schizofrenia o le psicosi ossessivo-compulsive.
ANCHE LE MOSCHE SONO DOTATE DI LIBERO ARBITRIO
ROBERTO MANZOCCO
Le mosche potrebbero possedere una forma - sebbene rozza- di libero arbitrio. Lo
sostiene una nuova ricerca compiuta da Bjom Brembs e dal suo team della Libera
Università di Berlino. La scoperta, secondo questi studiosi, potrebbe aiutarci a
comprendere l'origine di tale caratteristica negli esseri umani e a sviluppare
robot in grado di compiere scelte autonome.
Quello del libero arbitrio (in pratica la presunta capacità dell'uomo di
determinare le proprie scelte autonomamente, liberandosi dai condizionamenti
della propria natura biologica) è uno dei temi più antichi e controversi di
tutta la storia del pensiero filosofico. Secondo alcuni pensatori se le nostre
scelte sono veramente libere allora esse non devono né dipendere da cause rigide
(altrimenti saremmo completamente determinati, un po' come degli automi), né
essere del tutto casuali (altrimenti agiremmo in modo illogico e casuale).
Mentre il dibattito sulla libertà umana è ancora in corso, pochi dubbi
sembrerebbero rimasti riguardo agli animali, soprattutto per quanto riguarda le
cosiddette "specie inferiori" (come gli insetti), considerate da molti studiosi
una sorta di macchine (per quanto complesse) che si limitano a reagire agli
impulsi esterni. Intenzionati a verificare (o a smentire) questa ipotesi, Brembs
e il suo team hanno sistemato alcune mosche in una stanza completamente bianca e
priva di mobili(cioè un luogo in cui gli stimoli visivi esterni erano
praticamente assenti). E poi le hanno incollate ad alcuni uncini in modo che
potessero muoversi ma senza volare via. Gli studiosi hanno quindi monitorato i
movimenti delle mosche scoprendo che essi seguivano modelli matematici di tipo
caotico (la teoria del caos è un approccio matematico che studia tutti quei
fenomeni che sono intrinsecamente imprevedibili, cioè in cui una piccola
variazione delle condizioni può produrre effetti finali molto diversi, proprio
come capita nel capo della meteorologia). In altre parole il comportamento delle
mosche non era né determinato né semplicemente casuale, e quindi secondo Brembs
esso potrebbe essere certamente definito come "libero".
Secondo il team tedesco questa scoperta potrebbe aiutarci a sviluppare robot
realmente autonomi (utili per l'esplorazione spaziale) e per comprendere meglio
le patologie mentali che minano maggiormente la volontà umana, come la
schizofrenia o le psicosi ossessivo-compulsive.
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