mercoledì 26 marzo 2008

Morti due soldati e altri 17 ricoverati L’infezione presenta sintomi simili alla Sars

L'UNIONE SARDA DEL 01/08/2003

Morti due soldati e altri 17 ricoverati L’infezione presenta sintomi simili alla Sars

Washington Una strana malattia simile alla Sars sta creando allarme fra le file dei soldati americani in Iraq. Sinora sono stati registrati 19 casi, due con esito letale. Tutti i militari colpiti dalla malattia, che presenta alcuni sintomi simili a quelli della polmonite atipica, sono stati trasferiti all’ospedale Landstuhl, nella grande base aerea di Ramstein, in Germania. Il generale James Peake, comandante del servizio sanità delle forze armate statunitensi, ha disposto che vengano effettuate accurate indagini per ricostruire i movimenti dei militari dal primo momento del loro arrivo in Iraq.

Uno dei due soldati uccisi dalla malattia era originario della zona del Lago degli Ozarks, in Missouri. Si chiavama Josh Neusche, aveva 20 anni e, a quanto riferisce il quotidiano locale “Lake Sun”, è morto il 12 luglio nell’ospedale Landstuhl. Secondo il giornale aveva contratto la malattia, che inizialmente si pensava fosse la Sars, mentre era impegnato in operazioni di bonifica a Baghad con il 203° Battaglione del Genio. Oltre a lui si sarebbero ammalati altri 3-4 militari dello stesso reparto. I genitori del soldato morto, Cindi e Mark Neusche, sarebbero arrivati in Germania il 9 luglio, quando il figlio era ormai in condizioni critiche (la malattia aveva devastato i muscoli, il fegato e i reni del figlio). Il ragazzo si è spento mentre era in un’ambulanza per essere trasferito al reparto per la dialisi. Il giornale del Missouri parla di due morti provocati dalla misteriosa malattia ma non dice chi sia la seconda vittima.
I 19 soldati americani colpiti dal male misteriorso mentre prestavano servizio in Iraq sono stati ricoverati all’ospedale della base Usa di Ramstein. Dei 120 mila soldati americani stazionati in Europa, oltre 70 mila sono dislocati in Germania: 38 mila, compreso il personale civile, fanno parte della base militare di Ramstein, la più importante di quelle al di fuori dei confini degli Stati Uniti, a pochi chilometri da Francoforte, nel Land della Renania-Palatinato. A 5 chilometri dalla base di Ramstein si trova l’ospedale militare americano di Landstuhl, punto di arrivo di tutti i militari americani rimasti feriti nella prima guerra del Golfo e in quella che nell’aprile scorso ha portato alla caduta di Saddam Hussein. In tempo di pace l’ospedale dispone di 150 letti, portati a 300 prima che iniziassero le passate operazioni militari contro l’Iraq. Il personale dell’ospedale comprende 1.800 persone, delle quali 120 sono medici e 400 infermiere.

Nell’ospedale di Landstuhl, che dispone di attrezzature medico-chirurgiche sofisticatissime, vengono eseguite operazioni di ogni tipo, ma una delle specializzazioni principali consiste nel trattamento delle ustioni di ogni genere, in particolare di quelle prodotte in caso di guerra. È in questo ospedale che sono stati curati anche i feriti americani e alleati in Afghanistan: fra le più illustri, la soldatessa Jessica Lynch, 19 anni, che fu liberata grazie all’intervento di un iracheno che la consegnò ai commilitoni dopo che era stata fatta prigioniera dalle truppe di Saddam.

L’unico dato certo sul male misterioso che ha colpito i 19 militari Usa è che non si tratta della sindrome del Golfo che dopo la prima guerra contro Saddam colpì americani e, soprattutto, inglesi mandati al fronte senza poter disporre di particolari protezioni. Nelle famiglie dei reduci sono state registrate anche nascite di bambini con gravi malformazioni.



L'UNIONE SARDA DEL 01/08/2003

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