martedì 5 febbraio 2008

Bilancio record del Pentagono il più alto dalla II guerra mondiale

Bilancio record del Pentagono il più alto dalla II guerra mondiale
La Repubblica del 5 febbraio 2008, pag. 13

di ar. zamp.

La frenata dell'econo­mia e un forte aumento delle spese mi­litari, con un bilancio del Pentagono ai livelli più alti dalla Seconda guerra mondiale (anche in termini reali), contribuiranno ad aggravare il deficit pubblico americano, che nel 2008 toc­cherà i 410 miliardi, sfiorando il record negativo di quattro anni fa. Le proie­zioni per l'anno prossimo non sono più ottimiste: 407 miliardi di deficit.

Queste cifre, che fotografano una realtà inquietante, molto diversa dai surplus dell'era clintoniana, sono contenute nel documento di bilancio presentato ieri da George W. Bush. Le spese federali saranno di 3100 miliar­di. «E' una proposta solida, in grado di proteggere gli Stati Uniti e di stimola­re la crescita», ha commentato il presi­dente subito dopo una riunione di ga­binetto. Ma al di là delle dichiarazioni di facciata, il documento — l'ultimo della presidenza Bush — ripropone le contraddizioni della politica econo­mica repubblicana e finirà al centro dello scontro politico elettorale.

La maggioranza democratica del Congresso, infatti, che non ha alcuna intenzione di approvare il bilancio co­sì com'è, lo addita come l'ennesimo tentativo di proporre strade fallimen­tari di politica economica, privilegian­do i ricchi, riducendo le tasse, taglian­do i servizi sociali, e al tempo stesso in­crementando le spese militari.

Per la prima volta il voluminoso do­cumento di bilancio non è stato stam­pato in 3mila copie, e poi distribuito a parlamentari e giornalisti. La Casa Bianca, invece, ha deciso di metterlo a disposizione on-line «per evitare i co­sti di pubblicazione». Ma al di là di questi risparmi, il nuovo bilancio ha dimensioni elefantiache. Per la prima volta le spese federali superano la quota di 3mila miliardi di dollari. Di questi 515,4 finiranno al Pentagono e non includono i bilanci supplementa­ri perle guerre in Afghanistan e in Iraq, che negli anni scorso hanno compor­tato un esborso di 600 miliardi di dol­lari.

Nessun commento: