Scoperto il tesoro dei galli irriducibili «amici» di Asterix
da "Il Giornale", giovedì 27 dicembre 2007
Un tesoro di 545 monete risalente alla cultura celtica dei Galli e coniate in una lega naturale di elettro, composta da oro e argento, risalenti al 75-50 a.C., è stato scoperto in Bretagna.
Il tesoro è stato ritrovato durante uno scavo nel sito di Laniscat, vicino alla costa, da un gruppo di archeologi dell’Istituto nazionale francese delle ricerche. Le 545 monete sono rimaste sepolte, per oltre duemila anni, sotto 25 centimetri di terra, in un luogo nel sud-ovest della costa bretone dell’Armor che gli archeologi ipotizzano fosse abitato già dal IV secolo a.C. Su un lato delle monete è raffigurato un cavaliere che monta un destriero armato con lancia e scudo, mentre sull’altro lato è ritratta una testa umana con sembianze grottesche che si avvicinano a quelle di cinghiale. Le monete, secondo quanto ipotizzano gli archeologi francesi, furono utilizzate dal popolo degli Osismi, stabilitosi in Bretagna nel IV secolo a.C., dove rimasero fino alla conquista romana. Le 545 monete furono disperse, per motivi ignoti, su 200 metri quadrati di terreno poco più di duemila anni fa e da allora rimasero per sempre sotterrate.
Secondo la missione archeologica si tratta della più importante scoperta di un tesoro gallico realizzata in Armorica, il nome che nell’antichità era dato all’odierna Bretagna e ai territori compresi tra la Senna e la Loira. Una regione nota a tutti gli appassionati di fumetti.
È infatti proprio in un villaggio dell’Armorica, abitato da irriducibili Galli, che resistono sempre all’invasore romano, sono ambientate le avventure a disegni di Asterix e Obelix.
da "Il Giornale", giovedì 27 dicembre 2007
Un tesoro di 545 monete risalente alla cultura celtica dei Galli e coniate in una lega naturale di elettro, composta da oro e argento, risalenti al 75-50 a.C., è stato scoperto in Bretagna.
Il tesoro è stato ritrovato durante uno scavo nel sito di Laniscat, vicino alla costa, da un gruppo di archeologi dell’Istituto nazionale francese delle ricerche. Le 545 monete sono rimaste sepolte, per oltre duemila anni, sotto 25 centimetri di terra, in un luogo nel sud-ovest della costa bretone dell’Armor che gli archeologi ipotizzano fosse abitato già dal IV secolo a.C. Su un lato delle monete è raffigurato un cavaliere che monta un destriero armato con lancia e scudo, mentre sull’altro lato è ritratta una testa umana con sembianze grottesche che si avvicinano a quelle di cinghiale. Le monete, secondo quanto ipotizzano gli archeologi francesi, furono utilizzate dal popolo degli Osismi, stabilitosi in Bretagna nel IV secolo a.C., dove rimasero fino alla conquista romana. Le 545 monete furono disperse, per motivi ignoti, su 200 metri quadrati di terreno poco più di duemila anni fa e da allora rimasero per sempre sotterrate.
Secondo la missione archeologica si tratta della più importante scoperta di un tesoro gallico realizzata in Armorica, il nome che nell’antichità era dato all’odierna Bretagna e ai territori compresi tra la Senna e la Loira. Una regione nota a tutti gli appassionati di fumetti.
È infatti proprio in un villaggio dell’Armorica, abitato da irriducibili Galli, che resistono sempre all’invasore romano, sono ambientate le avventure a disegni di Asterix e Obelix.
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