17 milioni di bambini sotto psicofarmaci
Nel maggio '06 USA Today ha rivelato che la Food and Drug Administration americana (Fda) è in possesso della documentazione relativa a 45 decessi infantili provocati dai nuovi farmaci antipsicotici. Gli esperti, sostengono che il numero delle vittime potrebbe aggirarsi attorno a 450, poiché gli effetti collaterali nocivi riferiti alla Fda sono solo l'1-10% del totale. Preoccupante è il fatto che le prescrizioni per farmaci antipsicotici a soggetti di età compresa tra i 2 e i 18 anni è passata da meno di 500.000 nel 1995 a circa 2,5 milioni nel 2002: ciò rappresenta un aumento del 400%. Parallelamente le vendite di questi stessi farmaci sono aumentate del 1500%, passando da 500 milioni di dollari nel 1991 a oltre 8 miliardi di dollari nel 2003. Le morti provocate dai farmaci antipsicotici rappresentano la terza grossa categoria di decessi provocati da psicofarmaci letali, attualmente prescritti a milioni di bambini americani; gli antidepressivi ora hanno l'obbligo di recare sulla confezione il “riquadro nero” di avvertimento della Fda, che avvisa come il farmaco provochi nei bambini e negli adolescenti reazioni suicide; un comitato consultivo dell'Fda ha consigliato che un analogo “riquadro nero” venga apposto sulle confezioni dei farmaci per l'ADHD, per avvertire che la sostanza causa sincopi, attacchi di cuore e morte improvvisa nei bambini. A livello internazionale, sono più di una decina gli avvertimenti lanciati sugli effetti collaterali che gli psicofarmaci hanno su bambini e adolescenti, tra i quali ricordiamo danni al fegato, scompensi cardiaci, sincopi, allucinazioni, psicosi, manie, comportamento violento, tendenze suicide e morte. Ciò nonostante, si continuano a prescrivere questi farmaci a oltre 17 milioni di bambini in tutto il mondo.
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