giovedì 1 novembre 2007

Ancora su Halloween

La festività di Halloween/Samhain si impone sempre più
come una festa che rappresenta un segnale importante
dell'abbandono del mondo contemporaneo dal
cristianesimo.
Uno scrittore cattolico ha scritto: "Le streghe sono
qui, ben sistemate nei nostri paesi. E tutti hanno
interesse a far sì che rimangano sul campanile delle
nostre chiese".
Sarei ben felice che le chiese fossero oscurate
completamente dalle streghe.
Lo stesso autore cattolico constatando il fallimento
della cristianizzazione dice: "Ma il sacro resiste.
Quando non riesce a esprimersi, si vendica: trova
nuove forme di espressione. Spesso però il ritorno di
ciò che è represso avviene in espressioni meno
elaborate, più grezze, in forme degenerate, primitive,
più pericolose, meno sottili. Questa è l'epoca in cui
viviamo".
Concordo sul fatto che il sacro sia capace di
resistere alla follia del monoteismo. Il sacro si
esprime sempre, non ha bisogno di vendicarsi, è capace
di liberarsi di ogni oppressione. Il sacro per
esprimersi non ha bisogno di cerimonie in piazza san
pietro, non necessita di organizzazioni alla Opus Dei.
Si capisce anche a cosa si riferisce l'autore quando
scrive di forme pericolose, intende chiaramente
rifersi alla volontà delle persone di non essere più
componenti di un gregge.
Oltre a simili tesi anche autori di grande capacità
hanno affrontato la festa di Halloween, mi riferisco
in particolare ad un articolo di Umberto Galimberti.
l'articolo è intitolato: "Una macabra celebrazione,
Quel mondo pagano finito nel cristianesimo", l'ho
commentato in alcuni aspetti che non condividevo.
Trovate articolo e il mio commento sul blog:
http://paganesimo.blogspot.com
Francesco Scanagatta

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