da "lastampa.it" 10/1/2006 - TAGLIATI A CENTINAIA DAI COLONI ESTREMISTI.
La strage degli ulivi di Hebron
In Israele, Palestina, Terra Santa, ognuno la chiami come il cuore gli suggerisce, chi troverà tempo e voglia per piangere la sorte degli alberi? La notizia, un’Ansa, è una di quelle destinate a essere semi-ignorate perché da quelle parti altri sono i problemi. Gli ulivi non sono israeliani, non sono palestinesi, non votano e non hanno probabilmente nemmeno un’opinione. Stanno semplicemente lì, da centinaia di anni, parte di un paesaggio unico al mondo. Sono bellissimi e potrebbero, anzi sono, utili a tutti. Bipartisan. Racconta l’agenzia: Non si ferma la “strage” degli ulivi palestinesi, tagliati o sradicati dai coloni ultrà israeliani in Cisgiordania e in particolare nell'area di Hebron, dove si trovano alcuni degli insediamenti più oltranzisti: 773 alberi sono così stati distrutti negli ultimi giorni secondo la polizia israeliana. La questione suscita ora dure polemiche anche in Israele. Il capo dello Shin Bet, il servizio segreto interno, Yuval Diskin ha accusato oggi davanti alla commissione Affari esteri e difesa della Knesset la polizia e l'esercito di non «fare nulla» per impedire le aggressioni contro gli alberi dei palestinesi. Gli ulivi sono un elemento vitale nella economia rurale palestinese. Ogni anno, al momento della raccolta delle olive, coloni estremisti tagliano o sradicano numerosi alberi. Responsabili delle distruzioni, secondo la stampa israeliana, sono soprattutto bande di giovani coloni di estrema destra che si autodefiniscono i «giovani delle colline», attivi soprattutto nel sud della Cisgiordania. Stando a quanto riferito dall'edizione elettronica di Haaretz, Diskin ha detto oggi ai deputati della commissione Esteri-difesa che lo Shin Bet ha comunicato all'esercito israeliano i nomi dei 'giovani delle collinè delle colonie di Itamar e Yizhar responsabili degli atti di distruzione, ma che nessuna azione è stata decisa nei loro confronti. Il capo dello Shin Bet ha definito le azioni degli estremisti «molto gravi» denunciando l'impunità di cui sembrano godere. «Gli ulivi sono solo un sintomo, il problema è che non c'è alcuna applicazione della legge quando si tratta dei 'giovani delle colline», ha aggiunto Diskin, stando a quanto riferito da Haaretz. Domenica il vicepremier Ehud Olmert, che guida a interim il governo dall'inizio della malattia di Ariel Sharon, ha condannato la distruzione degli alberi palestinesi. Il procuratore generale Menachem Mazuz ha affermato che lo stato deve indennizzare gli agricoltori palestinesi danneggiati, e farsi rimborsare a sua volta dai coloni responsabili, oltre a perseguirli penalmente. In Cisgiordania «c'è una sensazione diffusa di illegalità» ha denunciato Mazuz, aggiungendo che «il fenomeno fa parte di quello più vasto della non imposizione delle leggi nei confronti degli israeliani nei territori». (ANSA).
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commento:
e poi c'è chi dice che i palestinesi vivono solo di aiuti.
francesco scanagatta
martedì 11 dicembre 2007
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