• da La Stampa.it del 10 dicembre 2007
Grazie all’energia elettrica prodotta dal vento una nuova rivoluzione industriale sta per modificare l’assetto dell’economia britannica. È quanto scrive l’edizione domenicale dell’ “Independent” secondo cui il ministro per le Attività economiche, John Hutton, annuncerà domani a una conferenza a Berlino un piano ambizioso per erigere centinaia di pale eoliche offshore che entro il 2020 riforniranno di energia pulita e rinnovabile potenzialmente tutte le case del Regno Unito.
Un netta «inversione a U», scrive il giornale, rispetto ai progetti di riprendere a investire sul nucleare di cui si era parlato nei mesi scorsi.
Il ministro per le Attività economiche, John Hutton, farà l’annuncio del via libera alla costruzione delle “wind farm” in mare, per quella che è considerata la più grande iniziativa mai avviata al mondo nel settore delle energie rinnovabili. Lo stesso Hutton, solo qualche settimana fa, si era detto contrario all’espansione dell’eolico, affermando che era in conflitto con i piani per nuove centrali nucleari. Lo aveva chiaramente scritto in una nota riservata al premier Gordon Brown, sottolineando che spingere sulle fonti rinnovabili «avrebbe sottratto incentivi a investire in altre tecnologie, come il nucleare». Il primo ministro avrebbe però respinto questa visione.
Il governo identificherà le zone a largo delle ventose coste britanniche per realizzare centrali eoliche in grado di generare entro tredici anni 25 Gigawatt di potenza, in aggiunto agli 8 già previsti. Questo farà si che già entro 8 anni l’energia eolica prodotta nel Regno Unito sarà il doppio di quella generata da ogni altro Paese nel mondo.
Grazie all’energia elettrica prodotta dal vento una nuova rivoluzione industriale sta per modificare l’assetto dell’economia britannica. È quanto scrive l’edizione domenicale dell’ “Independent” secondo cui il ministro per le Attività economiche, John Hutton, annuncerà domani a una conferenza a Berlino un piano ambizioso per erigere centinaia di pale eoliche offshore che entro il 2020 riforniranno di energia pulita e rinnovabile potenzialmente tutte le case del Regno Unito.
Un netta «inversione a U», scrive il giornale, rispetto ai progetti di riprendere a investire sul nucleare di cui si era parlato nei mesi scorsi.
Il ministro per le Attività economiche, John Hutton, farà l’annuncio del via libera alla costruzione delle “wind farm” in mare, per quella che è considerata la più grande iniziativa mai avviata al mondo nel settore delle energie rinnovabili. Lo stesso Hutton, solo qualche settimana fa, si era detto contrario all’espansione dell’eolico, affermando che era in conflitto con i piani per nuove centrali nucleari. Lo aveva chiaramente scritto in una nota riservata al premier Gordon Brown, sottolineando che spingere sulle fonti rinnovabili «avrebbe sottratto incentivi a investire in altre tecnologie, come il nucleare». Il primo ministro avrebbe però respinto questa visione.
Il governo identificherà le zone a largo delle ventose coste britanniche per realizzare centrali eoliche in grado di generare entro tredici anni 25 Gigawatt di potenza, in aggiunto agli 8 già previsti. Questo farà si che già entro 8 anni l’energia eolica prodotta nel Regno Unito sarà il doppio di quella generata da ogni altro Paese nel mondo.
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