venerdì 14 dicembre 2007

I cementifici-inceneritori della bassa padovana

I cementifici-inceneritori della bassa padovana
di Marco M - 14/12/2007

dal sito: .pressante.com


Italcementi
Quando gli ambientalisti e i comitati locali puntavano il dito sui cementifici e ne prevedevano la trasformazione in inceneritori, avevano ragione. La circostanza era sempre stata negata con forza, sia dai cementieri che dagli enti controllori.

Come riporta il Mattino di Padova, Il 7 dicembre scorso il direttore dell'Arpav Andrea Drago è uscito allo scoperto con la rivelazione-choc: "In Germania copertoni usati, oli esausti e plastiche vengono utilizzati nel processo di combustione. Non possiamo pensare di rimanere a guardare a lungo. Con le dovute precauzioni, anche noi andremo in quella direzione". Il dirigente ha ghiacciato la platea, facendo rimanere sbigottiti tutti i relatori. Ma nessuno ha smentito. Anzi.

L'assessore provinciale...
Roberto Marcato, che affiancava Drago, si è limitato a dire: "Non accetteremo i rifiuti da tutt'Italia". Ci avveleniamo da soli: è questa la rassicurazione data dall'assessore. Inoltre, in dieci chilometri quadri, tra Este e Monselice, ci sono ben tre impianti.
Il Comitato locale "Lasciateci Respirare" risponde :

"In un contesto preparato da tempo e ben coordinato, il direttore di ARPAV Andrea Drago, affiancato dai dirigenti della Cementeria Radici, ha annunciato che il futuro delle cementerie della bassa padovana è quello di utilizzare rifiuti (copertoni usati, oli esausti, plastiche, etc.) come combustibile.

Le dichiarazioni del Direttore di Arpav, sono gravissime e riportano indietro di 10 anni l'orologio del confronto politico e ambientale. E' grave che il direttore di un'Agenzia pubblica, preposta ai controlli ambientali, diventi lo sponsor degli impianti tra i più inquinanti della Regione e ne auspichi la loro trasformazione in INCENERITORI di rifiuti.
E' grave che l'Ass. Provinciale Roberto Marcato, abbia assecondato questa pericolosa proposta, limitandosi alla richiesta che i rifiuti siano VENETI!
E' incredibile il silenzio complice dell'Ass. Comunale Gianni Mamprin che non ha sollevato nessuna perplessità sulla proposta.

Queste dichiarazioni hanno il pregio di mettere fine alle ambiguità e chiariscono definitivamente quanto negato in questi anni:

1. L'obiettivo dei cementifici è quello di trasformarsi in inceneritori di rifiuti di ogni tipo.
2. La classe politica locale/regionale e nazionale è succube dei cementieri e della loro filosofia, improntata sul profitto a danno della salute e dell'ambiente;
3. Il Direttore e l'apparto ARPAV non sono un soggetto neutro ma parte attiva in queste scelte così devastanti e pericolose.

Questo passaggio segna una svolta anche nei rapporti tra cittadini e industriali, tra comitati e apparati istituzionali. Da oggi tutti sapranno qual è la posta in gioco e sapranno anche distinguere il ruolo dei personaggi e degli esponenti politici. Si apre in questo territorio, dove oltre ai cementifici si progettano decine di altri impianti di cogenerazione, uno scontro epocale tra chi persegue l'interesse economico di pochi, contro chi difende l'interesse generale e il futuro della salute e dell'ambiente di migliaia di persone.

"A leggere queste dichiarazioni, si resta allibiti"- afferma Leandro Belluco del Comitato lasciateci respirare, " fino a qualche giorno fa lo stesso Drago ci rassicurava sulle politiche di controllo e di riduzione degli inquinanti pericolosi ed ora lo ritroviamo come sponsor dell'incenerimento dei rifiuti. Ma si rende conte della ricaduta di questi processi? Perché non va a vedere quanta diossina si rileva in Europa attorno ai cementifici che usano rifiuti?".

"Non avrei mai pensato che Drago arrivasse a tanto!" dice Francesco Miazzi Consigliere Comunale dei Verdi, "altro che centralina nuova, ora la gente non saprà più di chi fidarsi e si sentirà presa in giro per l'ennesima volta. E' incredibile che di fronte ai disastri climatici, impianti come questi, che inquinano come una centrale termoelettrica siano istigati all'incenerimento dei rifiuti. E' assurdo che di fronte agli allarmi per la mortalità provocata da polveri e inquinanti derivati dalla combustione, i nostri amministratori assecondino propositi cosi infausti!"."

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